• Uno YouTuber è stato condannato a 6 anni di reclusione in Russia.
  • Il vlogger ReeFlay ha causato la morte della sua ragazza in diretta streming.

Uno youtuber russo è stato incarcerato per avere provocato la morte della sua ragazza, in diretta streaming.

Il vlogger ReeFlay, vero nome Stanislav Reshetnyak, 30 anni, è stato condannato per avere inflitto lesioni personali gravi, con conseguente decesso, a 6 anni di reclusione da un tribunale russo. La vittima, 28 anni, si chiamava Valentina Valya Grigoryeva.

Il 30enne è stato anche pagato da alcuni spettatori per infliggere violenza verbale e fisica alla ragazza nella sessione di streaming in cui ha perso la vita, etichettandola come «prostituta» e «puzzolente».

Dopo la condanna, Stanislav è uscito dal tribunale di Mosca in lacrime. Stando ai verbali, la ragazza è morta dopo essere stata anche rinchiusa fuori casa, quasi nuda, a temperature sotto lo zero. Tuttavia, era stata colpita precedentemente anche alla testa. Quando il 30enne ha ‘permesso’ alla ragazza di rientrare in casa, era chiaro che stava male e qualcuno degli spettatori ha chiamato le forze dell’ordine.

Il cadavere di Valentina aveva un «trauma craniocerebrale» e «lividi multipli sul viso ed emorragie sui tessuti molli». ReeFlay ha confessato che «il giorno in questione ha colpito più volte la vittima sulla testa», come detto da una fonte delle forze dell’ordine, riportata dal DailyMail. Il 30enne ha, quindi, ammesso di avere picchiato la sua ragazza.

Gli esami psicologici e psichiatrici dello streamer hanno evidenziato che lo youtuber è «sano di mente» e pronto ad affrontare il processo ed è stato condannato per «inflizione intenzionale di lesioni personali gravi, pericolose per la vita umana, commesse con l’uso di un oggetto usato come arma, con conseguente morte per negligenza della vittima».