Sabina Ciuffini fa parte della storia della televisione italiana: sì, perché fu la prima ‘valletta’ di un conduttore a prendere parola davanti alle telecamere.
Avvenne nel 1970, quando l’ex showgirl, 69 anni, affiancò Mike Bongiorno in cinque edizioni del quiz Rischiatutto. Intervistata dal Corriere della Sera, la Ciuffini ha rivelato alcuni retroscena mai noti fino a oggi: «Al teatro delle Vittorie c’era un funzionario cattivissimo, tale dottor Salvi. Trattava Mike come una pezza da piedi. Lo vidi sbatterlo contro il muro. Lui non reagiva mai», ha raccontato.
Bongiorno – scomparso nel settembre 2009 – insomma, non era trattato affatto bene agli inizi del programma che oggi rappresenta un pilastro del game-show del ‘tubo catodico’: «Quando entrai in confidenza cominciai a chiamarlo ‘Il soldato Mike’ – ha raccontato Sabina – Nessuno ci filava e alla prima puntata sbagliammo persino l’Inno di Mameli. Dopo i primi svarioni cambiarono l’autore e, alla terza puntata, con la signora Longari, facemmo il botto. Ventotto, trenta milioni di persone ci guardavano tutte le settimana».
Quel dottor Salvi, però, nonostante il successo, continuava a mettere i bastoni tra le ruote: «Non mi poteva vedere. Alla cena di fine anno mi disse: ‘Lei non mi piace, voglio sostituirla’. Da farmi piangere! Lì Mike s’ impuntò: ‘Squadra che vince non si cambia’, si rifiutò di vedere altre ragazze. A partire da una certa puntata mi allungarono la gonna. Tra i concorrenti c’era un sagrestano e pare che il Papa ci guardasse. Era un gioco, doveva durare pochi mesi e continuò per cinque anni. E dire che era partito male».
Rischiatutto, infatti, fu trasmesso per cinque edizioni sul secondo programma della Rai. Con l’eccezione delle puntate del 28 maggio e del 4 giugno 1970, del 3 giugno 1971 e delle semifinali e delle finali del 72 e 74, trasmesse sul Programma Nazionale. Nel 1971 la trasmissione ottenne in media 21 400 000 telespettatori, mentre quella del 1973 ottenne una media di 20 200 000. Nel 1974, ultimo anno per il programma, ottenne una media di 19 700 000, riconfermandosi tra i dieci programmi più visti dell’anno.
La puntata del 3 febbraio 1972, per uno sciopero generale, andò in onda a reti unificate. Proprio il 1972 fu l’anno di maggior successo, con una media di 22 milioni di telespettatori e una punta di 31 900 000 in occasione della finale del 10 giugno.
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