Checco Zalone mattatore sul palco dell’Ariston, al Festival di Sanremo 2022. Dopo la favola calabrese contro l’omofobia e la parodia dei trapper disperati con poco ricco, l’artista pugliese, in versione Oronzo Carrisi, cugino di Al Bano, ha divertito con ‘Pandemia ora che vai via‘.

Prima di cantare, però, Zalone ha ‘inveito’ contro l’illustre cugino, di cui non ha voluto parlare, anzi “lo detesto”. Il motivo? “Mi ha rovinato l’esistenza, mi ha oscurato per cinquant’anni, sulla targhetta nello studio avevo scritto ‘cugino di Albano dottor cugini di Albano’ ma finalmente le cose sono cambiate, ora e lui lu cuginu di lu virologo”. E ancora: “Prima in paese il virologo era sotto il podologo e appena una ‘nticchia sotto l’estetista. Poi c’è stato il riscatto”.

Zalone ha poi lanciato un appello ai “vulcanologi, tornadologi e maremotologi” perché, prima o poi, ci sarà una catastrofe e “Fabio Fazio chiama anche voi”.

“Chiedi se un virologo è d’accordo con un altro virologo? – ha sottolineato Oronzo Carrisi ad Amadeus – Vuol dire non capire un cazzo di virologia. Purtroppo, la pandemia sta per finire, è brutto pure per te, perché secondo te alle 8 quando finisce la pandemia la gente guarda quella cazzata dei Soliti ignoti? Non ti prende più neanche Tele Cellino”.

Tornando al brano, è ‘firmato’ dagli esperti più presenti in TV durante la pandemia (Bassetti, Burioni, Lopalco, Galli, Locatelli, Pregliasco, Crisanti…) perché “ho voluto dividere la Siae con tutti, questi muoiono di fame tra due mesi…”. A dirigere l’orchestra il maestro Virussicchio, naturalmente. E poi la canzone: “Pandemia ora che vai via, che ci faccio con la rosolia. Pandemia se te ne vai via, lavo i piatti in qualche pizzeria”.

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