Co-conduttrice della seconda serata del Festival di Sanremo è Lorena Cesarini, attrice, nata a Dakar, in Senegal, nel 1987, da padre italiano e madre senegalese.

Emozionatissima, Lorena Casarini, che ha fatto parte del cast della serie Suburra di Netflix, è stata chiamata da Amadeus il 1° gennaio per avere il suo sì per la co-conduzione. “La prima volta che mi ha visto si è messa a piangere”, ha raccontato il conduttore. “È perché sei tu quello che mi ha voluta qui, guardarti mi riempie di gioia”, ha replicato l’attrice che, dopo quella chiamata, ha avvisato subito mamma Germaine “che ora sta piangendo come una matta”.

Lorena Casarini ha poi dedicato un monologo al tema del razzismo: “A 34 anni scopro che non è vero che sono un’italiana come tante, che resto una nera”. Il motivo? I tanti messaggi di odio ricevuti sui social media dopo la scelta di Amadeus: “Da quando Amadeus mi ha chiamato ho scoperto che evidentemente il colore della pelle è ancora un problema”, ha detto.

Lorena Casarini ha, quindi, letto alcuni brutti messaggi condivisi sui social media: “Non se lo merita, l’hanno chiamata lì perché nera”; “è arrivata l’extracomunitaria!”, “forse l’hanno chiamata per lavare le scale e innaffiare i fiori”, ecc.

Lorena, emozionata durante il monologo a tal punto da fermarsi spesso, è stata incoraggiata da qualcuno del pubblico che le ha gridato: “Sei bellissima”.

Poi, Lorena Cesarini ha preso in mano una copia del libro “Il razzismo spiegato a mia figlia” di Tahar Ben Jelloun e, in lacrime, ne ha letto alcuni passi. “La cosa più importante – ha detto – è chiedersi perché, per andare verso la libertà da frasi fatte, giudizi precostituiti, insulti, giudizi sul tram”.

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