Ornella Muti: “Andate al cinema e a teatro”. Questo è l’appello della co-conduttrice della prima serata del Festival di Sanremo che rende omaggio in un’intervista fotografica ai grandi della cinematografia: Ugo Tognazzi, Alberto Sordi, Massimo Troisi, Francesco Nuti.

Francesca Rivelli non dice quasi nulla alla maggior parte di noi. Il nome d’arte, invece, fa parte della storia del cinema italiano. Ornella Muti, attrice di indiscussa bellezza e con all’attivo oltre 70 film. Quattro pellicole tra le più significative della sua carriera. Si parte con L’ultima donna di Marco Ferreri, film franco italiano del 1976 dove la Muti recita accanto a un Gérard Depardieu che accusato di fallocrazia decide di evirarsi.

Il secondo film è Primo Amore, dramma del 1978 firmato da Dino Risi. Partner dell’attrice è Ugo Tognazzi. Il film è la triste storia di un ex guitto di teatro ormai vecchio e senza lavoro, Tognazzi appunto, che trascina nella ricerca di una scrittura anche la Muti. Sogni che si scontreranno con una realtà impietosa.

Non potevano mancare gli altri due film di Marco Ferreri, Il futuro è donna del 1984 film su un triangolo d’amore che mostra la Muti col pancione, e Storia di ordinaria follia del 1981 dove un poeta underground di mezza età, beone ed erotomane, si innamora di una prostituta ancor più autodistruttiva di lui.

Non dimentichiamo i film con Adriano Celentano. Di loro tanto si è chiacchierato fino a pochi anni fa, quando il cantante ha deciso forse di alleggerirsi la coscienza e rivelare ai giornalisti il flirt avuto negli anni Ottanta con l’attrice. La storia d’amore tra Celentano e la Muti era rimasta segreta, nonostante i sospetti dei giornalisti e i tentativi di fotografarli insieme, nulla era trapelato, fino a quando appunto non è stata confermata molti anni dopo. I due si sono incontrati sul set del film Il bisbetico domato, il film di Castellano e Pipolo del 1980 ma solo l’anno dopo, durante le riprese di Innamorato pazzo, sarebbe scoccata la scintilla.

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