Come da facile previsione e come temuto da Gianni Morandi dopo il fattaccio, stamattina non si fa che parlare dell’atto di vandalismo compiuto da Blanco sul palco dell’Ariston, durante la prima serata del Festival di Sanremo.

Il 19enne di Brescia, infatti, ha distrutto gli addobbi floreali perché frustrato dai problemi audio. Amadeus, cercando di placare la tensione soprattutto in platea, aveva dapprima aperto alla possibilità di ripetere l’esibizione de L’Isola delle Rose (tra l’altro a scopo promozionale, dal momento che è il nuovo single di Blanco) ma poi ha dovuto ammettere l’assenza di condizioni.

Bassetti: “Ci vuole l’esame tossicologico”

Ebbene, sull’argomento è intervenuto stamattina anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, che su Facebook ha scritto: “Che schifo lo spettacolo di Blanco stanotte al Festival di Sanremo. Mi auguro che chi lo ha fatto salire su quel palco chieda scusa a tutti gli italiani, dopo avergli fatto fare un esame tossicologico. Ottimo spot: antimodello per i giovani”.

Vicepresidente della Liguria: “Lesa la dignità del lavoro dell’uomo”

Duro anche il commento di Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria, e assessore con delega all’Agricoltura: “Fuoriprogramma, scatti umorali o show per catturare l’attenzione non possono ledere la dignità del lavoro dell’uomo e quella sacralità che connota da sempre i fiori di Sanremo: solo chi è coinvolto in agricoltura sa quanta manodopera e quanti sacrifici stanno dietro ad un palco immerso di fiori, in una città che del fiore ha fatto il suo emblema, la sua storia e la sua tradizione”.

“Un gesto che arriva in un periodo in cui le speculazioni sui prezzi e le difficoltà congiunturali appesantiscono i floricoltori, con costi di produzione più che raddoppiati, ma in cui i nostri imprenditori hanno dimostrato tenacia e forza per portare avanti il made in Liguria, senza trascurare il lavoro di chi allestisce e prepara le scenografie – ha proseguito il vicepresidente – Mi unisco quindi alla contestazione immediata sorta ieri sera da parte del pubblico del teatro: dato che sostengo i giovani e amo la musica, tanto più non posso che sottolineare come a prendere a calci i fiori sul palco di Sanremo sia un atto da condannare con forza. Si rifletta su questo affronto ad una delle più importanti eccellenze della Liguria: lo spettacolo sia pure ribelle, di protesta, ma costruttivo, mai esclusivamente negativo”.

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