Luciana Lamorgese, ministra dell’Interno, intervistata dal Corriere della Sera, ha affermato: «Le discoteche aperte la scorsa estate hanno contribuito a moltiplicare i contagi da Covid-19. Non possiamo più permettercelo, per questo saremo inflessibili nei controlli e nelle sanzioni».

A proposito, poi, delle feste di Capodanno, Lamorgese ha detto: «Abbiamo uno spiegamento di forze dell’ordine imponente e siamo molto concentrati anche sul monitoraggio della rete Internet per impedire che si affittino case dove riunirsi non rispettando le regole e il distanziamento».

Secondo la titolare del Viminale, «dall’11 marzo sono state quasi 30 milioni le verifiche sulle persone e 8,5 milioni quelle sugli esercizi commerciali. Gli italiani hanno mostrato un atteggiamento di grande responsabilità. E spero fortemente che questo spirito di collaborazione sia confermato anche la notte di Capodanno».

«I divieti introdotti dal governo in occasione di queste feste di Natale – ha aggiunto Lamorgese – sono stati calibrati e anche per questo sono stati accettati e rispettati dalla stragrande maggioranza degli italiani. D’altronde, il passo successivo sarebbe stato quello di un lockdown generalizzato che avrebbe fatto tornare l’intero Paese ai difficili mesi di marzo e aprile».

Lamorgese ha parlato anche di scuola: «Le riaperture previste per il 7 gennaio per almeno il 50% degli studenti in presenza costituiscono un obiettivo irrinunciabile. I prefetti hanno svolto un lavoro prezioso per organizzare il trasporto pubblico e ieri tutti hanno confermato l’adozione dei piani operativi per garantire la ripresa dell’attività didattica in presenza secondo le indicazioni del governo».

La ministra ha pure detto: «Speriamo di lasciarci alle spalle un anno difficile, ma siamo tutti consapevoli che inizia una fase cruciale per dare una concreta prospettiva di ripresa alle famiglie e alle imprese che hanno subito i contraccolpi più pesanti nel 2020. È necessario dare risposte concrete lasciandoci alle spalle polemiche e inutili divisioni anche per ridare fiducia agli italiani e consolidare il quadro sociale».

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