Lo descriveva bene il Virgilio delle Bucoliche: omnia vincit amor, l’amore vince su ogni cosa e chiunque, prima o poi, cede ad esso.

Quando si è innamorati ci si sente più ottimisti, emotivamente più forti, capaci di affrontare tutto.

La visione latina dell’amore come forza propulsiva, è confermata da diversi studi.
Sta tornando alla ribalta sul web quello svolto alcuni anni fa dai ricercatori americani della Stanford University, i quali hanno dedotto che l’amore può persino regalare un sorprendente effetto antidolorifico paragonabile a quello di sostanze stupefacenti come la cocaina.

In sostanza, il sentimento d’amore forte e intenso può sedare il dolore, proprio come l’assunzione di un antidolorifico. Più forte è l’amore, più potente l’effetto analgesico.

Lo studio ha esaminato 15 giovani studenti di Stanford, sia maschi che femmine, tutti nella fase iniziale della passione, quella in cui non si pensa ad altro che all’oggetto del desiderio. Ogni partecipante doveva portare la foto dell’essere amato e di un conoscente ugualmente attraente.

I ricercatori mostravano brevemente le foto degli uni e degli altri soggetti, mentre l’innamorato teneva nel palmo di una mano uno stimolatore di calore controllato da un computer e che scaricava lievi dose di dolore; contemporaneamente il cervello degli studenti veniva ‘scannerizzato‘ con una macchina per la risonanza magnetica. Lo studio ha dimostrato che il sentimento di passione, innescato dall’immagine dell’essere amato, agisce come un potente antidolorifico.

Arthur Aron, professore di psicologia alla State University di New York a StoNy Brook, che ha dedicato trent’anni all’amore, ha spiegato cosi’ i risultati: “Le aree del cervello attivate dall’amore intenso sono le stesse messe in moto dai farmaci per ridurre il dolore. Quando pensiamo ai nostri amati, si verifica un’intensa attivazione dei centri di ricompensa’ del cervello, gli stessi che si accendono quando si prende la cocaina, quando si vince una montagna di denaro, o quando -sembra- si mangia il cioccolato”.

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