- No Green Pass si stanno organizzando su Telegram.
- L’obiettivo è “sciopero generale a oltranza” a partire dal 15 ottobre.
- In organizzazione proteste anche nei porti siciliani.
Venerdì 15 ottobre è il giorno dell’obbligo del green pass per accedere nei luoghi di lavoro, sia pubblici che privati. E le proteste cominciano a montare, come quella dei portuali di Trieste che hanno minacciato di bloccare ogni attività se non viene eliminato l’obbligo, nonostante il Governo abbia acconsentito alla gratuità dei tamponi.
Su Telegram, inoltre, come riportato su Open, c’è un gruppo che parla esplicitamente di «sciopero generale ad oltranza dal 15 ottobre», preannunciato dai No Vax e No Green Pass. In uno dei post si legge: «Non andiamo più a lavoro e blocchiamo le strade fino a quando non aboliscono il Green Pass. Siamo milioni, hanno bisogno di noi per mandare avanti il Paese». E un altro: «Qualcuno che riconosce che non siamo schiavi dello Stato, ma di quei pochi infami che si stanno riempendo le tasche e non solo. Con la nostra salute stanno giocando ma possiamo far qualcosa».
Nel dettaglio, nel gruppo Esercenti No Green Pass, si parla di manifestazioni «pacifiche» nei porti, dall’alba in poi. Ci sono anche Palermo, Catania, Messina e Trapani a partire dalle 5 del mattino.
Nel resto d’Italia, in organizzazione un corteo in Toscana, a Firenze, con raduno dalle 10.30 a Santa Maria Novella e con questa motivazione: «Uno Stato che ricatta i cittadini con lo strumento del green pass e non riconosce la libertà e la dignità di ogni singolo cittadino con l’aiuto della martellante propaganda televisiva, va contro il popolo e la Costituzione. Per queste motivazioni, in corrispondenza della data di inizio dello sciopero indetto dal Fisi, invitiamo tutta la CITTADINANZA TOSCANA a confluire in piazza Santa Maria Novella (FI, adiacente stazione dei treni) per dimostrare tutta la nostra contrarietà ad un ricatto che non deve procedere oltre».
Insomma, venerdì 15 potrebbe essere una giornata di ‘passione’ in molte città italiane.
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