• A Trieste la ribellione dei portuali contro l’obbligo del Green Pass.
  • Non basta la circolare del Governo sui tamponi gratis.
  • A Palermo, invece, nessuna protesta in vista.

L’obbligo del green pass da venerdì 15 ottobre sta determinando una tensione tra i lavoratori dei porti e del Governo Draghi.

I portuali di Trieste, ad esempio, chiedono l’annullamento dell’obbligo del certificato vaccinale, nonostante una circolare abbia raccomandato alle aziende dei tamponi di fornirli gratuitamente ai lavoratori. Infatti, il «comitato dei lavoratori del porto rimane sui propri passi: dal 15 ottobre, se non verrà ritirato l’obbligo del Green Pass nei luoghi di lavoro, bloccherà le attività del porto», si legge in un comunicato del CLPT (Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste).

E ancora: «Ribadiamo che come già preannunciato in precedenza, il giorno 15 ottobre ci sarà il blocco delle operazioni all’interno del porto di Trieste. Siamo venuti a conoscenza che il governo sta tentando di trovare un accordo, una sorta di accomodamento riguardante i portuali di Trieste, e che si paventano da parte del Presidente Zeno D’Agostino le dimissioni. Noi come portuali ribadiamo con forza e vogliamo che sia chiaro il messaggio che nulla di tutto ciò farà sì che noi scendiamo a patti fino a quando non sarà tolto l’obbligo del Green Pass per lavorare, non solo per i lavoratori del porto ma per tutte le categorie di lavoratori».

E a proposito della possibilità di dimissioni del presidente dell’Autorità portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino, nel caso in cui i portuali insistessero con il blocco del porto dopo il 15 ottobre, il comitato ha specificato: «Ricordiamo al presidente D’Agostino che nel momento in cui lo Stato lo ha colpito i suoi portuali lo hanno difeso a spada tratta. Ora che i portuali hanno deciso di difendere loro stessi e le altre categorie di lavoratori con le sue dimissioni dimostra di non voler lottare al loro fianco. Gli auguriamo buon lavoro e gli porgiamo i più ordiali saluti».

Stefano Puzzer, portavoce dei portuali di Trieste, all’Huffington Post ha detto: «L’unica apertura che possono avere nei nostri confronti è togliere il Green pass. Il blocco di venerdì è confermato, oggi ci saranno sorprese perché non si fermerà solo il porto di Trieste. Anche quello di Genova? Non mi fermerei a quello di Genova, quasi tutti i porti si fermeranno. Stasera ne avremo conferma».

INTANTO, A PALERMO…

A Palermo, però, la situazione pare ancora calma e senza problemi in vista. Giuseppe Todaro, presidente di Portitalia e OSP, le due società che hanno in gestione i servizi dello scalo portuale del capoluogo siciliano, ha affermato: «Le società di gestione al Porto di Palermo non si faranno carico dei tamponi ai portuali».

E ancora: «Abbiamo valutato la circolare del Viminale di mettere a disposizione del personale test gratuiti. Voglio assicurare che a Palermo non si registrano rischi di compromissione dell’operatività dovuta alla mancanza di lavoratori senza Green pass. Negli ultimi mesi, abbiamo attivato anche una campagna di sensibilizzazione sui vaccini, e i lavoratori hanno risposto bene, evidenziando un grande senso di responsabilità».

Dal 15 ottobre le operazioni di verifica si svolgeranno secondo le direttive decise dal governo. Ci saranno fino a due responsabili per ogni squadra di lavoro per controllare, con l’app fornita dal ministero della Salute, il possesso del Green pass. «Le regole sono chiare – ha concluso il presidente – e noi le applicheremo: senza Green pass non si potrà accedere ai luoghi di lavoro».

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