Nessuno avrebbe raccolto abbastanza voti per formare un governo. A seggi chiusi i primi istant poll ovvero i dati che sono stati raccolti su un campione di votanti, confermano i timori della vigilia.

Poca differenza fra i vari risultati ottenuti dai sondaggisti che hanno lavorato per la Rai, per Mediaset e per la7-.

Gli istant poll parlano di un Movimento 5 stelle che sta fra il minimo de La7 del 28,8 fino al massimo della Rai al 32. Il secondo partito sarebbe il Pd che eviterebbe la debacle pur cedendo rispetto alle lezioni del 2013. Il Partito di Renzi andrebbe dal 21 al 23 per cento. A destra Forza Italia sarebbe il primo partito della coalizione ed il terzo in assoluto con un risultato  che starebbe fra il 13.5% e il 16% con la Lega che starebbe fra il 12 e il 14 sfiorando, dunque, il risultato degli azzurri ma restando sotto.

Il centro destra nel suo complesso piazzerebbe poi un buon risultato di Fratelli d’Italia che starebbe fra il 4 e il 5,5%. Nel complesso il centrodestra starebbe, nella migliore ipotesi, al 36-37% non sufficiente a governare. In questa cifra ci sono anche i voti di Nci che starebbe fra l’1.8% e il 2.4%, insufficiente per superare lo sbarramento ed eleggere i propri candidati ,ma sufficiente per portare acqua al mulino della coalizione.

Se a destra sembra sparire il centro targato Nci, a sinistra tiene solo il Pd che comunque perde. Sparisce completamente anzi non nasce il movimento della Lorenzin, Civica e popolare che non arriva all’1%. Solo +Europa potrebbe superare lo sbarramento nella coalizione di sinistra. Sottrae qualcosa al Pd, invece, Liberi e uguali di Pietro Grasso che supererebbe il 6% (5,2-6,2%9).

Fra i piccolissimi Potere al Popolo potrebbe raggiungere il 2%.

Ma se i numeri non danno nessuno vincente, il calcolo dei seggi (stimati fino ad ora) potrebbe cambiare le carte in tavole assegnando una maggioranza, sia pure risicata. Ecco quale sarebbe la situazione dei seggi assegnati alla Camera e al Senato

(foto dal sito del servizio elettorale del Governo italiano)

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