Un cane o forse un altro animale sotto il ghiaccio del canale. Questa la segnalazione pervenuta alle Guardie Zoofile dell’OIPA.

I fatti sono avvenuti a Mirano (VE). Le Guardie, una volta arrivate nei luoghi, hanno così potuto indentificare l’animale come un maialino che presentava un sacchetto di plastica infilato in testa. In aggiunta a ciò il corpo appariva squartato dal collo alla coda, privo di organi interni e con un orecchio mozzato. Un fatto, quest’ultimo, probabilmente dovuto all’eliminazione della marca identificativa.

Un orrore senza fine visto che al collo di quello che restava del maialino vi era una sutura eseguita con del filo di ferro. L’Asl veterinaria, intervenuta sul posto, dopo aver attentamente visionato l’animale, ha ritenuto di non procedere con ulteriori accertamenti, viste anche le condizioni della carcassa, e ne ha disposto lo smaltimento.

Secondo l’OIPA è probabile che si tratti di macellazione clandestina anche se non vengono escluse altre ipotesi come quella di un accanimento intenzionale nei confronti dell’animale.

Siamo rimasti sgomenti di fronte alle condizioni di questo animale, che testimoniano le atrocità che ha subito – commenta Andrea Zamengo, coordinatore del nucleo di Guardie Eco Zoofile OIPA Venezia – Questo episodio ci ricorda quanta strada ci sia ancora da fare affinché gli animali cosiddetti “da reddito” vengano riconosciuti dalla sensibilità comune come esseri viventi, e non come oggetti dei quali si può disporre a proprio piacimento, come è avvenuto in questo caso”.

Se sei interessato al mondo degli animali CLICCA QUI