A centrare il povero animale è stato il colpo esploso da una carabina. Lo afferma, a proposito del Picchio ferito, la LIPU di Caserta che aggiunge come ormai parlare di sepcie protetta sembra quasi essere diventato ridicolo.
Dall’apertura della stagione venatoria, affermano i protezionisti, nel casertano gli animali sparati appartenenti a specie importanti e protette, sono già svariate decine. “Purtroppo – ha dichiarato Maurizio Paolella, responsabile LIPU – nel mondo venatorio c’è ancora chi non si vuole rassegnare al rispetto delle regole”.
L’animale è stato recuperato oggi dai Volontari della Lega Italiana Protezione Uccelli a Riardo nel Casertano. Presentava un’evidente ferita da arma da fuoco. “Ci troviamo quindi di fronte – ha aggiunto Paolella – a un gravissimo atto di bracconaggio, di cui verrà data comunicazione alla magistratura. Si tratta di un esemplare di Picchio Verde maschio, animale particolarmente protetto dalla direttiva dell’Unione europea, specie protetta, anche sotto il profilo sanzionatorio ai sensi dell’art. 2 (oggetto della tutela) della Legge 157/92, compresa nell’Allegato I della Direttiva 2009/47/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici”.
Dunque, sembra di capire, una specie particolarmente “corazzata” almeno sotto il profilo della teorica protezione.
“Anche questo spiacevole episodio – ha aggiunto il responsabile LIPU – conferma l’importanza che ha avuto la realizzazione da parte della Lipu del Cras, Centro recupero animali selvatici, riferimento, non solo per i cittadini, ma anche per le istituzioni, in materia di fauna selvatica. Ci auguriamo che episodi di questo genere siano di monito alle autorità per intensificare i controlli e la presenza sul territorio”.
La LIPU ha tenuto ad evidenziare come nella provincia saranno a breve operative dieci Guardie LIPU.
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