La Commissione di garanzia ha confermato “il contenuto del provvedimento adottato in data 8 novembre” sullo sciopero di venerdì 17 proclamato da Cgil e Uil, con cui chiede la rimodulazione dello stop in alcuni settori.
“Lo sciopero, così come proclamato dalle confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici”, si legge in una nota dopo l’incontro con i due sindacati.
La Commissione di garanzia sugli scioperi ha precisato che “con la decisione assunta, non intende in alcun modo mettere in discussione l’esercizio del diritto di sciopero, ma continuare ad assicurare l’osservanza delle regole che ne garantiscono il contemperamento con i diritti costituzionali della persona”.
Le reazioni
La Lega, in una nota, ha dichiarato: “la Commissione di Garanzia degli scioperi mette in castigo il capriccioso Maurizio Landini: bocciata la pretesa del leader della Cgil di trascorrere un weekend lungo il prossimo 17 novembre sulla pelle di milioni di italiani. La mobilitazione non potrà essere di 24 ore: i troppi anni a servizio del PD al governo nazionale hanno arrugginito la Cgil che evidentemente ha dimenticato l’abc”.
Andrea Orlando, deputato del Partito Democratico ed ex Ministro del Lavoro: “Per gli scioperi dei sindacati autonomi negli ultimi mesi il Garante non ha avuto obiezioni. Per lo sciopero di Cgil e Uil sì.Sarà interessante leggere la delibera e capire il perché”.
Infine, Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della UIL: “Sono esperti nominati da questo governo. Spiegare alle organizzazioni sindacali che non è uno sciopero generale ma uno sciopero intersettoriale è una presa di posizione, una visione singolare. Non abbiamo alcuna intenzione di rispettare i divieti della commissione di garanzia, del governo. È singolare che il ministro dica una cosa e coincida esattamente con quello che dice la commissione”, ma “servirebbe parlare di lavoro, pensioni, contratti”.
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