Mentre gli spari risuonavano nella sua classe, la quarta elementare della Robby Elementary School di Uvalde, l’11enne Miah Cerillo si è cosparsa del sangue altrui e si è finta morta. Lo ha raccontato la zia Blanca Rivera, che vive a Houston ma è in stretto contatto con il fratello, il padre di Miah.
La donna ha svelato: “Con il sangue sui vestiti ha fatto tutto quello che doveva per sopravvivere, fingendo di essere morta”. Non sa come la nipote abbia avuto quell’idea ma, probabilmente, le ha permesso di salvarsi la vita, al contrario delle altre 21 vittime di Salvador Ramos.
Come intuibile, i giorni successivi alla sparatoria sono stati duri per l’11enne e i suoi genitori. La zia ha detto che la piccola ha avuto difficoltà a dormire e ci sarà bisogno di una terapia psicologica per farle superare quello che ha vissuto: “So che sarà difficile per lei perché tutti i suoi amici se ne sono andati. I suoi insegnanti…”, ha aggiunto. “Solo Dio sa perché Miah è rimasta viva. Solo Dio può rispondere a questa domanda. Lo ringrazio e ora Miah ha una storia da raccontare”, ha continuato la zia.
Blanca Rivera e la sua familia hanno in programma di recarsi a Uvalde nei prossimi giorni anche per aiutare a distogliere la mente dei parenti dalla tragedia, anche se per poco: “Non devi essere un genitore per sentire il dolore che stanno attraversando i padri e le madri che hanno perso il proprio figlio. È inimmaginabile quello che stanno passando”.
Sul fronte politico, Joe Biden, presidente degli Stati Uniti d’America, su Twitter ha affermato: “Il Congresso deve passare la legge sul controllo dei profili di chi vuole acquistare armi, vietare i fucili d’assalto e i mitra. È tempo di trasformare questo dolore in azione”.
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