La nuova Strategia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti varata dal presidente Donald Trump segna una svolta nelle relazioni tra Washington e Mosca.
Con una mossa che rompe con l’impostazione delle precedenti amministrazioni, il presidente americano Donald Trump ha varato una nuova Strategia di Sicurezza Nazionale in cui la Russia non è più definita una “minaccia diretta” per gli Stati Uniti. Una scelta che ha suscitato reazioni immediate da parte del Cremlino, interpretata come un segnale di distensione dopo anni di tensioni.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato il documento con parole insolitamente concilianti: “Consideriamo questo un passo positivo”, ha dichiarato in un’intervista rilasciata all’agenzia russa Tass, aggiungendo che il nuovo approccio dell’amministrazione Trump è chiaramente “in contrasto con gli approcci precedenti” adottati dalla politica statunitense.
Una nuova fase nei rapporti Russia-USA?
Secondo Peskov, il documento adottato dall’amministrazione Trump riflette una visione più vicina a quella russa e questo potrebbe aprire la porta a nuove possibilità di dialogo, anche su dossier delicati come quello ucraino. “Gli aggiustamenti sono in gran parte coerenti con la nostra visione”, ha affermato, sottolineando come l’attuale amministrazione americana si stia allontanando dalle tradizionali linee guida seguite da Washington negli ultimi decenni.
Ucraina, Europa e cooperazione: le speranze di Mosca
Uno dei passaggi più rilevanti delle dichiarazioni di Peskov riguarda proprio l’Ucraina.
Nel commentare la nuova strategia americana, il portavoce del Cremlino ha espresso la speranza che possa costituire “una modesta garanzia” per un lavoro costruttivo congiunto nella ricerca di una soluzione pacifica al conflitto. “Forse possiamo sperare che questa possa essere una modesta garanzia che saremo in grado di continuare in modo costruttivo il lavoro congiunto per trovare una soluzione pacifica in Ucraina”, ha ribadito.
Oltre all’Ucraina, la nuova Strategia americana critica l’Europa, mettendola in guardia sul “rischio reale di cancellazione della civiltà” se non apporterà cambiamenti significativi. Anche su questo punto, Peskov ha affermato che il contenuto del documento è coerente con le preoccupazioni espresse più volte da Mosca, che da anni denuncia un’Europa “in declino” a causa delle sue politiche interne ed esterne.
Trump, un presidente “diverso”
Non è la prima volta che Trump viene descritto da Mosca in termini più accomodanti rispetto ai suoi predecessori. In questa occasione, Peskov ha sottolineato come “l’attuale amministrazione è molto diversa dalle precedenti” e che la forza della posizione politica interna del presidente permette una maggiore libertà di azione e riformulazione delle strategie globali. “La posizione politica interna del presidente Trump è forte, il che gli offre l’opportunità di adattare il concetto in linea con la sua visione”, ha osservato.
FMI e riserve russe: l’affondo di Peskov
Durante le interviste rilasciate nei giorni scorsi, Peskov ha toccato anche il tema delle riserve russe congelate in Occidente e del loro possibile utilizzo a favore dell’Ucraina, su cui si è espresso con toni critici.
Secondo il portavoce, anche il Fondo Monetario Internazionale si sarebbe espresso contro questa ipotesi, invitando alla cautela per evitare ricadute sul sistema finanziario globale. “Abbiamo sentito che il Fondo Monetario Internazionale ha rilasciato una dichiarazione affrontando la questione con grande cautela e chiedendo che si eviti qualsiasi impatto negativo sul sistema finanziario internazionale”, ha, infatti, affermato.
Peskov ha sottolineato come anche il FMI, organismo creato dai Paesi occidentali stessi, ora sembri opporsi a un uso disinvolto degli asset russi. “Sembra che questo fondamento ora si stia rivoltando contro i suoi creatori, dicendo ‘Tornate in voi’”, ha aggiunto.

Vladimir Putin e Donald Trump.
Lo sapevi che…?
- La precedente Strategia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, adottata durante le amministrazioni Obama e Biden, definiva la Russia come “una minaccia immediata e persistente” per la sicurezza globale.
- La definizione di “minaccia diretta” ha un impatto significativo sulle politiche militari e sulle alleanze internazionali degli Stati Uniti.
- Il concetto di “cancellazione della civiltà” evocato da Trump nei confronti dell’Europa è una delle espressioni più forti mai usate in un documento strategico ufficiale americano.
- Le riserve russe congelate ammontano a centinaia di miliardi di dollari e il loro utilizzo è al centro di un dibattito internazionale sulla legalità e le conseguenze economiche di tale operazione.
FAQ – Domande frequenti
Cosa ha cambiato Donald Trump nella nuova Strategia di Sicurezza Nazionale?
Ha rimosso la Russia dall’elenco delle minacce dirette per gli Stati Uniti e ha introdotto critiche più dure verso l’Europa.
Come ha reagito la Russia a questa nuova strategia?
Attraverso il portavoce Dmitry Peskov, il Cremlino ha definito la nuova impostazione “un passo positivo”, esprimendo speranza per una collaborazione costruttiva.
La nuova strategia avrà effetti sulla guerra in Ucraina?
Secondo Peskov, il cambiamento potrebbe costituire una base per avviare un dialogo costruttivo su una soluzione pacifica del conflitto.
Perché il FMI è stato citato da Peskov?
Perché, secondo il Cremlino, anche il Fondo Monetario Internazionale avrebbe espresso riserve sull’uso degli asset russi congelati per finanziare l’Ucraina.
La posizione degli USA verso l’Europa è cambiata?
Sì, il nuovo documento critica duramente l’Europa, affermando che corre il rischio di “cancellare la sua civiltà” se non cambia rotta.
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