Il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, ha annunciato che terrà domani, venerdì 29 maggio, una conferenza stampa sulla Cina.
L’annuncio di Trump è successivo alla notizia che il Congresso nazionale del popolo ha approvato la stretta su Hong Kong che, quindi, rischia un ridimensionamento nella sua autonomia dal governo di Pechino.
Si tratta di una mossa che, secondo gli analisti, rischia di provocare un’escalation delle tensioni già esistenti tra gli USA e la Cina. L’annuncio del presidente degli USA ha già causato un effetto negativo a Wall Street dove sono stati bruciati i guadagni ottenuti in giornata. Il Dow Jones ha chiuso ha concluso la seduta perdendo lo 0,58%, il Nasdaq lo 0,56% e il S&P500 lo 0,21%.
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Trump, a proposito di domani, ha detto: «Prenderemo certe decisioni e ne discuteremo domani». La Cina, intanto, ha già incassato la condanna di Regno Unito, Canada e Australia, oltre che degli USA. I quattro ministri degli Esteri, in una nota congiunta, hanno affermato che la decisione cinese di imporre una nuova legge sulla sicurezza a Hong Kong rappresenta una violazione «diretta degli obblighi internazionali» di Pechino previsti dalla dichiarazione sino-britannica firmata al tempo della restituzione della colonia e «registrata dall’ONU».
Tramite la legge di sicurezza, in pratica, è a rischio l’autonomia di Hong Kong anche con la sopressione dei movimenti di protesta.
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