All’alba di ieri, domenica 21 agosto, un 27enne, richiedente asilo, è stato arrestato dalla Polizia a Piacenza, bloccato mentre stava violentando una donna ucraina in strada.

La vittima, 55enne ucraina, intorno alle 6 stava passeggiando da sola nel centro storico della città emiliana quando è stata aggredita e gettata a terra sul marciapiedi dal giovane che ha cominciato a violentarla. Un residente ha udito le grida di aiuto della donna e ha chiamato la polizia. Il 27enne, originario della Guinea, è stato arrestato per violenza sessuale e ora si trova in carcere.

Giorgia Meloni, sui social media, ha scritto: ” Non si può rimanere in silenzio davanti a questo atroce episodio di violenza sessuale ai danni di una donna ucraina compiuto di giorno nella città di Piacenza da un richiedente asilo. Un abbraccio a questa donna, alla quale la nostra società non ha saputo garantire la sicurezza di cui aveva diritto. A nome delle istituzioni italiane le chiedo scusa. La lotta al degrado, all’illegalità diffusa, all’immigrazione illegale di massa non sono concetti astratti, riguardano la vita quotidiana di ognuno di noi e soprattuto dei più fragili. Farò tutto ciò che mi sarà possibile per ridare sicurezza alle nostre città”, aggiungendo il video che documenta lo stupro.

Una pubblicazione che ha suscitato l’ira di molti esponenti del centrosinistra e del terzo polo. Tra di essi il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta: “Postando il video di quell’atto orribile ha dato l’idea del livello di cinismo a cui si arriva. Per noi la questione sicurezza eè al primo posto, bisogna punire i crimini, difendere le vittime, ma c’è la necessità di rispettare le persone, uno dei punti essenziali della civiltà del nostro Paese, della civiltà giuridica e mediatica delle relazioni”.

Poco dopo la controreplica della leader di Fratelli d’Italia: “Non consento a Enrico Letta di diffondere menzogne sul mio conto e fare bieca propaganda sul gravissimo stupro di Piacenza. Il video pubblicato sui miei social è oscurato in modo da non far riconoscere la vittima ed è preso dal sito di un importante quotidiano nazionale, a differenza di quanto da lui sostenuto. Questi metodi diffamatori e che distorcono la realtà sono ormai caratteristici di una sinistra allo sbando, lo sappiamo tutti da tempo, ma a tutto c’è un limite. Soprattutto quando si parla di stupri e violenza sulle donne. E mi vergogno francamente di leader politici che mentre usano uno stupro per attaccare me non spendono una parola di solidarietà per la vittima, evidentemente per paura di dover affrontare il tema dell’emergenza sicurezza aggravato dall’immigrazione illegale di massa. Che livello”.

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