“Molto probabilmente a dicembre ci sarà una sorta di super green pass. Vale a dire non penalizzare i non vaccinati ma premiare i vaccinati”. Lo ha anticipato il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta in un’intervista al Corriere della Sera.
In tal senso, già tra domani e dopodopomani, lunedì e martedì, il Governo Draghi dovrebbe incontrare i presidenti delle Regione che già hanno fatto sapere di volere un green pass rafforzato, valido solo per vaccinati e guariti, sul modello 2G tedesco ma abbinato al sistema dei colori delle zone ed escludendo i No Vax dall’accesso ad attività ricreative come ristoranti, bar, teatri, cinema e stadi.
Ad esempio, Giovanni Toti, presidente della Liguria, ha detto: “Sono stato tra i precursori dell’obbligo vaccinale e il mio movimento politico Coraggio Italia ha pronto leggi, emendamenti in Parlamento per poterlo applicare e non e’ detto che non lo faccia. Dopo di che ritengo molto più utile un green pass a doppia velocità che non un obbligo vaccinale che sarebbe qualche cosa di poco più che formale, visto che non possiamo certo condurre in manette i cittadini alla vaccinazione. Sarebbe certo un’ulteriore sottolineatura di quanto è un obbligo morale, civile, etico andare a vaccinarsi. Ma nel momento in cui ci fosse una divisione tra i vaccinati con pieno accesso alla vita economica e sociale di questo paese e i semplici tamponati che invece hanno un’area più ristretta anche per la loro sicurezza in cui potersi muovere credo che sarebbe una misura più che sufficiente”.
Comunque, in sintesi, l’idea dell’Esecutivo è limitare la validità del certificato ottenuto con i tamponi soltanto per l’accesso al lavoro o ai servizi essenziali, esclusi i luoghi di ritrovo, aggregazione e socialita’, come cinema, ristoranti o stadi e le restrizioni avrebbero effetto soltanto in caso di cambio dei colori delle regioni (ma, per ora, non sono in previsione).
Dopodiché il Governo sta pensando anche a ridurre la durata del green pass da 12 a 9 mesi e a limitare la validità dei tamponi. Tutto questo, però, a dicembre, così da analizzare l’andamento della curva epidemiologica, con i contagi, comunque, già in crescita giornaliera ma non fortunatamente al livello tedesco o austriaco.
Giovedì prossimo, 25 novembre, però, il Consigli dei Ministri si riunirà per dare il via libera al decreto legge che contiene l’obbligo della terza dose per tutto il personale sanitario. A tal proposito, il ministro Brunetta vorrebbe l’obbligo del richiamo anche per chi lavora agli sportelli della Pubblica Amministrazione. Ma anche per militari e docenti.