• Renato Brunetta favorevole al super green pass.
  • Il ministro lo chiede “per non far pagare a tutti l’egoismo” dei No Vax.
  • Brunetta ha anche elencato le attività che andrebbero precluse ai non vaccinati.

Renato Brunetta, ministro per la Pubblica Amministrazione, intervistato dal Corriere della Sera, ha affermato che “la strada è un super green pass responsabile e condiviso, per non far pagare a tutti l’egoismo di alcuni”. Per l’esponente di Forza Italia “se ci saranno cambi di colore perché devono pagare tutti gli italiani vaccinati, per colpa dello zoccolo duro dei no vax, estrema minoranza, sempre più invisa?  Se gli indicatori ospedalieri dovessero peggiorare, penso sia il caso di rafforzare il Green pass escludendo i non vaccinati da alcune attività sociali”.

LE ATTIVITÀ DA PRECLUDERE AI NO VAX

Le attività da rendere off-limits per i no vax? Per Brunetta non ci sono dubbi: “Ristoranti, stadi, piste da sci, teatri, cinema, discoteche. Perché far pagare a tutto il mondo del terziario urbano, della cultura, dello sport e del tempo libero con restrizioni che rischiano di ripiombarci in lockdown parziali? Vorrebbe dire costi di impresa, ristori, deficit, crisi, nuovo crollo dei consumi”.

Brunetta ha ricordato che “imponendo il green pass a tutto il mondo del lavoro abbiamo fatto la più grande strategia di politica economica. Ma il governo segue con estrema attenzione quel che accade in Italia e fuori e ascolta il grido di dolore di molte regioni. Il presidente Fedriga, vista la situazione in Austria e Germania, chiede se non sia il caso di potenziare il green pass. Non si tratta di cambiare strategia, ma di rafforzarla per non dover richiudere”.

TAMPONI E STATO DI EMERGENZA

Per il ministro, comunque, “i tamponi sono ancora il compromesso migliore. Le decisioni vanno prese con gradualità, sulla base dell’evidenza scientifica”. Inoltre, il Governo Draghi “sta ragionando su un rafforzamento complessivo del sistema dei controlli, per evitare elusioni o comportamenti opportunistici”.

Infine, sulla proroga dello stato di emergenza, “mi piacerebbe che si potesse tornare a una situazione di normalità, attribuendo tutti i poteri straordinari a una struttura di missione di Palazzo Chigi”.

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