Wang Yi, ministero degli Esteri cinese, ha dichiarato ieri, domenica 7 agosto, che Taiwan non fa parte degli Stati Uniti d’America ma della Cina. Si tratta dell’ennesima invettiva diplomatica di Pechino contro la politica statunitense dopo la visita di Nancy Pelosi, speaker della Camera degli USA, nell’isola.

Seonco Wang, durante una visita a Bangladesh, gli Stati Uniti d’America sono impegnati in “sofisticazioni” sulla questione di Taiwan e le azioni della Cina sono giuste, appropriate e legali. Inoltre, mirano a salvaguardare la sovranità sacra e l’integrità territoriale del Paese.

E le esercitazioni cinesi proseguono. Un totale di 13 navi e di 39 aerei dell’Esercito popolare di liberazione (PLA) cinese sono state rilevate “nella regione circostante” alle 17 locali (11 in Italia). Lo ha riferitoo il ministero della Difesa di Taiwan. I militari di Taipei “hanno monitorato la situazione e risposto a queste attività inviando aerei, navi militari e attivato i sistemi missilistici di terra”. Tra i caccia, 21 (inclusi 8 SU-30 e 6 J-11) “hanno volato sulla parte est della linea mediana dello Stretto di Taiwan e nella zona di sudovest dello spazio aereo di difesa”.

Nonostante ciò, però, Joe Biden, presidente degli USA non è preoccupato: “Non penso che la Cina” intenda portare avanti un’escalation al di là di Taiwan. Lo ha detto poco prima di salire sull’Air Force One in direzione del Kentucky.

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