L’aereo dell’Air Force USA, che ha portato Nancy Pelosi in Malaysia, ha lasciato Kuala Lumpur.

Secondo indiscrezioni di stampa, la speaker della Camera degli USA sarebbe diretta a Taiwan, dove domani dovrebbe incontrare la presidente Tsai Ing-wen. Da qui l’alta tensione tra Washington e Pechino.

La portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying, in conferenza stampa, ha chiarito che la Cina prenderà tutte le misure risolute necessarie se il viaggio a Taiwan di Nancy Pelosi andrà avanti al fine di “garantire la sovranità e gli interessi” di Pechino. Si tratta di una mossa “sconsiderata e provocatoria” e la colpa sarebbe da attrituire soltanto agli Stati Uniti d’America.

Mosca ha rincarato la dose, accusando gli USA di “destabilizzare il mondo”. “Washington sta destabilizzando il mondo. Non un solo conflitto risolto negli ultimi decenni, ma tanti ne hanno provocati”, ha scritto la portavoce del ministero russo degli Esteri Maria Zakharova sul suo account Telegram.

Intanto, Taiwan ha rafforzato le misure di sicurezza a causa della minaccia di una bomba in vista della prevista visita di Nancy Pelosi.

Lo scalo interessato, secondo quanto riferisce l’agenzia ufficiale dell’isola CNA, è quello dell’aeroporto internazionale di Taoyuan, mentre la speaker è attesa in serata a quello di Songshan, usato per fini civili e militari. L’Ufficio di polizia aeroportuale ha riferito di avere assegnato una squadra speciale per garantire la sicurezza sulla scia della minaccia secondo cui tre ordigni esplosivi sarebbero stati collocati nell’aeroporto di Taoyuan.

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