Imbarazzo a Roma.

La targa in memoria dell’ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che doveva essere scoperta questa mattina ain un tratto del Lungotevere, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, è rimasta sotto la bandiera giallorossa del Comune guidato da Virginia Raggi.

All’ultimo momento, infatti, si sono accorti che sulla targa c’era un errore grossolano. Nel nome del presidente mancava una ‘g’. Così, in diretta televisiva, l’organizzazione ha annunciato che la targa sarà  scoperta in un momento successivo ma senza spiegarne il motivo.

Roberto Clementi, candidato del Partito Democratico a sindaco della Capitale – ci saranno le primarie della coalizione di centrosinistra – ha scritto su Twitter: «Da grandissimo italiano qual è stato, Carlo Azeglio Ciampi si sarebbe fatto probabilmente una risata. Ma in questo incredibile errore c’è molto del pressapochismo dell’attuale amministrazione comunale di Roma. È davvero ora di voltare pagina».

Maurizio Gasparri, commmissario capitolino di Forza Italia: «Stamattina ennesima figuraccia dell’amministrazione Raggi alla presenza di Mattarella. Si sono vergognati di scoprire la targa dedicata al Presidente Ciampi avendo sbagliato a scrivere il nome: c’è scritto Azelio anziché Azeglio. Questa è la Roma dei grillini. Vergogna assoluta».

Davide Bardolino, consigliere capitolino della Lega: «Clamoroso errore davanti al Capo dello Stato Mattarella e ai figli del compianto presidente Ciampi che il Comune di Roma aveva intenzione di celebrare con l’intitolazione di un largo del lungotevere Aventino. Cerimonia con targa coperta e poi sostituita, arrivano le scuse dal Campidoglio? No, sindaca Raggi e consiglieri M5s parlano di semplice errore quando invece la superficialità e l’approssimazione di questa Amministrazione arriva a fare pasticci anche con la memoria storica del nostro Paese».

«’L’ovvio non lo controlla mai nessuno’ era solito dire il Beppe Grillo nel corso dei suoi spettacoli. Questa volta di ovvio c’è che in Campidoglio hanno voluto ricordare un presidente della Repubblica di cui non sanno scrivere il nome, e di comico ci sono figuracce rimediate dalla sindaca Raggi degne di un siparietto comico e Grillo ne sarebbe orgoglioso», ha aggiunto Bardolino.