La Corea del Sud ha fatto decollare 80 aerei militari, compresi i jet da combattimento F-35, dopo aver rilevato che 180 aerei da guerra della Corea del Nord hanno sorvolato il confine.

Si tratta dell’ultima dimostrazione di forza militare da parte del governo di Pyongyang, dotato di armi nucleari. Lo riporta AlJazeera.

Il capo di stato maggiore congiunto della Corea del Sud (JSC) ha dichiarato oggi, venerdì 4 novembre che gli aerei da guerra nordcoreani sono stati rilevati in varie aree interne e lungo le coste orientali e occidentali del Paese ma non si sono avvicinati particolarmente al confine intercoreano.

Nessuno di quegli aerei ha violato la linea virtuale di ‘azione tattica’ dell’esercito sudcoreano, situata a 20-50 chilometri a nord dei confini terrestri e marittimi dei due Paesi: questa linea d’azione è a scopo di monitoraggio per dare alla Corea del Sud il tempo sufficiente per rispondere a provocazioni o attacchi.

Come reazione, Seoul ha fatto decollare 80 dei suoi aerei ma non sono stati segnalati incidenti che hanno coinvolto le due forze.

Il Comando di stato maggiore sudcoreano ha anche affermato che le forze sudcoreane “mantengono una ferma posizione di prontezza per ulteriori provocazioni” e monitorano la situazione in coordinamento con gli Stati Uniti d’America.

Pyongyang, dal canto suo, ha protestato con durezza contro le esercitazioni aeree combinate in corso tra Corea del Sud e Stati Uniti, denominate Vigilant Storm, che hanno visto la mobilitazione senza precedenti di 240 jet.

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