“Non si registrano criticità puntuali” nelle Marche dopo il terremoto di stamattina, di magnitudo 5.7. Lo ha confermato Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile, a Rainews24. Curcio ha anche confermato che l’evento sismico, con epicentro a mare, non ha causato situazioni di tsunami. Il sisma è stato “importante” ma non sono registrati crolli.

Il Ministero della Cultura ha anche provveduto ad attivare le unità di crisi per programmare i primi sopralluoghi nelle zone colpite dal sisma e verificare eventuali danni al patrimonio culturale immobile e mobile.

Dopo la scossa principale delle 7.07, è in corso uno sciame sismico, registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), di intensità variabile, in buona parte medio – alta, fino a magnitudo 3.7 – 4.0. Il fenomeno non è ancora terminato. Le scuole, in molte città delle Marche, sono chiuse. In particolare ad Ancona, Pesaro e Macerata. Così come la circolazione dei treni nell’area per le verifiche del caso.

Palazzo Chigi ha fatto sapere che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è in costante contatto con il dipartimento della Protezione civile e con il presidente della Regione Marche per seguire l’evoluzione della situazione.

Il terremoto non è stato avvertito anche in altre zone d’Italia, Roma compresa, ma pure in Croazia, Slovenia e Bosnia ed Erzegovina. Come riportato dalla TV di Zagabria, non sono stati segnalati danni ma molti cittadini, in particolare in Istria, hanno percepito il terremoto in modo distinto.