Alle 9:14 di oggi, venerdì 18 luglio, una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.0 ha scosso Napoli e l’area dei Campi Flegrei, seminando paura tra i residenti. L’epicentro, localizzato in mare lungo la costa di Bagnoli, nella piena caldera flegrea, si trova a una profondità di 2,5 chilometri, secondo i dati preliminari dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), successivamente aggiornati a 3 chilometri. La scossa, parte di uno sciame sismico in corso, è stata avvertita distintamente in diversi quartieri della città e nei comuni limitrofi, spingendo molte persone a riversarsi in strada.
La scossa è stata accompagnata da un forte boato, come riportato da molti residenti sui social media. La paura ha spinto molte persone a scendere in strada, soprattutto nei quartieri di Bagnoli, Fuorigrotta e nei comuni flegrei come Pozzuoli e Bacoli.
Sciame sismico in corso
L’Osservatorio Vesuviano ha registrato circa dieci scosse nell’ambito dello sciame sismico che ha accompagnato l’evento principale. Due di queste, di magnitudo 1.5, si sono verificate alle 9:36 e alle 9:37, con epicentro nel comune di Pozzuoli, a poca distanza dal confine con Napoli. Questi eventi di minore intensità sono tipici delle fasi di attività sismica legate al bradisismo, ma non hanno causato ulteriori disagi significativi. L’INGV continua a monitorare la situazione in tempo reale, aggiornando i dati per fornire stime sempre più precise.
Impatto sulla mobilità e verifiche in corso
La scossa ha avuto ripercussioni immediate sulla mobilità. L’Ente Autonomo Volturno (EAV) ha annunciato la sospensione temporanea della circolazione ferroviaria sulle linee Cumana e Circumflegrea, che collegano il centro di Napoli ai comuni dei Campi Flegrei, per consentire verifiche tecniche alle infrastrutture.
La misura, adottata in conformità ai protocolli di sicurezza, ha causato disagi per i pendolari, con ritardi anche sulle linee ad alta velocità e treni regionali. Nel frattempo, i vigili del fuoco hanno ricevuto numerose chiamate dalla popolazione e stanno effettuando sopralluoghi per accertare eventuali danni. Al momento, non sono stati segnalati problemi strutturali o feriti.
Un contesto sismico attivo
L’area dei Campi Flegrei è nota per la sua instabilità geologica, dovuta alla presenza di una caldera vulcanica attiva. L’evento odierno segue una serie di scosse significative registrate negli ultimi mesi. Il 30 giugno 2025, una scossa di magnitudo 4.6 aveva eguagliato il record della scossa del 13 marzo 2025, entrambe considerate le più forti degli ultimi 40 anni nella regione. Questi terremoti, pur non avendo causato danni gravi, hanno alimentato la preoccupazione tra i residenti, abituati a convivere con l’attività sismica ma scossi dalla frequenza e dall’intensità degli eventi recenti.






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