Non ce l’ha fatta la bambina di tre anni che ieri sera, giovedì 13 gennaio, a Torino, è precipitata dal quarto piano di un palazzo di via Milano.

Arrivata al pronto soccorso dell‘ospedale infantile Regina Margherita in condizioni disperate, nella notte i sanitari hanno tentato un delicato intervento neurologico, ma la piccola non ha sopportato il grave trauma cranico riportato nella caduta.

Fatima, questo il nome della bambina, viveva con la mamma, L.C., italiana di 41 anni. Il compagno della donna, un marocchino di 32 anni, che non è il padre della piccola, vive nell’appartamento accanto. Si tratta di Azhar Mohssine, fermato dalla polizia. Infatti, stando alle prime informazioni, l’uomo era ubriaco e ha sputato contro gli agenti, battendo i pugni contro il finestrino della pattuglia, durante il fermo.

Gli investigatori hanno sentito anche altri testimoni e un amico di Mohssine. L’allarme è stato lanciato dalla panettiera del panificio vicino, che aveva da poco aperto il laboratorio e, dopo avere sentito un rumore provenire dal cortile interno, si è accorta del corpo della bambina. Sul posto sono intervenuti la polizia, compresa la scientifica, e la Croce Verde che ha soccorso la piccola, portandola di corsa in ospedale.

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