Non poteva che essere chiamata Natalina, la femmina di Furetto recuperata stamani in via di Albavilla, a Roma.
A recuperare il piccolo animale sono stati i volontari della sede romana dell’ENPA che sono intervenuti a seguito di una segnalazione degli operatori dell’AMA. Gli stessi, infatti, stavano svuotando i cassonetti quando si sono accorti della presenza del Furetto.

Il Furetto, riferisce la Protezione Animali romana, era tremante ed impaurito. I volontari hanno subito provveduto al ricovero presso una clinica veterinaria. Per fortuna il mustelide, appartenente ad una varietà domestica, è stato trovato in buona salute ed a riprova della provenienza “casalinga” si è subito dimostrato molto socievole. Purtroppo l’assenza del microchip ha impedito di ricostruire la sua storia.

L’ENPA, pertanto, rivolge un appello a chiunque sia in grado di fornire informazioni utili. Se qualcuno la riconoscesse o l’avesse smarrita può  mettersi in contatto con la stessa Protezione Animali. Se ciò non dovesse avvenire saranno gli stessi volontari a provvedere per una nuova famiglia. L’ENPA, approfitta dell’occasione per ricordare che l’abbandono di un furetto domestico equivale ad una condanna a morte oltre che a costituire reato, come per tutti gli altri casi di abbandono di animali. “Prima di decidere se accogliere o meno un animale nelle nostre case – aggiungono gli animalisti – è bene aver presente che ognuno di loro ha diritto alle cure e alle giuste e sacrosante attenzioni per tutta la vita. Vale in ultimo la pena menzionare le difficoltà di intervento in casi come questo che vedono coinvolti animali ” non convenzionali “, siano essi abbandonati, dispersi o feriti sul territorio . Il recupero, il soccorso e la gestione sono totalmente “delegati” alla volontà, all’abnegazione ed alla preparazione dei nostri volontari”.

Nella giornata di ieri, sempre i volontari dell’ENPA, avevano provveduto a recuperare una tartaruga esotica che era stata lanciata da una finistra. Questa volta il fatto era avvenuto nel quartiere Zen di Palermo. Il povero animale mostrava la rottura del carapace ed una grave ferita alla zampa.

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