Un sogno coltivato per anni, fragile come la sua storia personale, si è trasformato in tragedia allo zoo di una città brasiliana. Gerson Machado, 19 anni, è morto dopo essersi introdotto illegalmente nel recinto dei leoni, inseguendo quell’idea romantica e irrealizzabile di vivere tra i grandi felini africani.

Il giovane, che conviveva con gravi problemi di salute mentale fin dall’infanzia, aveva già tentato in passato di raggiungere l’Africa nascondendosi nel vano carrello di un aereo. Solo l’intervento tempestivo degli addetti dell’aeroporto aveva evitato un disastro.

Un video, acquisito dagli investigatori, mostra il momento in cui Gerson scavalca la recinzione. Non appena tocca il suolo, la leonessa – descritta poi dai veterinari come “stressata” e “sotto shock” – gli balza addosso. Per il ragazzo non c’è stato nulla da fare.

Un’infanzia spezzata e un sogno mai realizzato

Gerson era cresciuto in condizioni estremamente difficili, segnato da povertà e disturbi psichiatrici familiari. A raccontarne il percorso è Veronica Oliveira, l’operatrice che lo ha seguito per otto anni nei servizi sociali, come riportato su The Sun.

Oliveira descrive così la sua storia: “Gerson era un bambino che aveva subito violazioni dei suoi diritti. Era figlio di una madre con schizofrenia, con nonni che avevano anch’essi problemi di salute mentale”.

L’assistente sociale ha ricordato anche il giorno in cui il giovane fu sorpreso nella zona interdetta dell’aeroporto: “Mi disse che volevv prendere un aereo per andare in safari in Africa a occuparsi dei leoni. Ringraziai Dio quando dall’aeroporto mi avvisarono che aveva tagliato la recinzione ed era entrato nel vano carrello di un aereo della Gol Airlines. Ringraziai Dio perché dalle telecamere avevano visto che c’era un adolescente lì, prima che accadesse una tragedia”.

Per Gerson, l’Africa rappresentava un altrove ideale, un rifugio immaginario: “La storia di Gerson è quella di un ragazzo che voleva solo conoscere l’Africa per addomesticare i leoni.
Ha scoperto troppo tardi che un leone non è un gatto domestico e che non si possono addomesticarli senza le conoscenze giuste. Purtroppo non era abbastanza consapevole per capirlo”.

Una vita segnata da traumi, solitudine e un sogno troppo grande si è conclusa davanti agli occhi di un animale spaesato. La leonessa è attualmente monitorata dai veterinari, mentre le autorità stanno indagando sulle falle nella sicurezza che hanno permesso al giovane di accedere all’area protetta.