La gioia e l’entusiasmo si è trasformata in dolore e tragedia per il popolo in Marocco. L’esplosione di gioia quando il piccolo Rayan è stato estratto dai soccorritori è durata poco.

Un comunicato ufficiale diffuso dal Palazzo Reale ha annunciato la morte del piccolo Rayan. I soccorritori marocchini hanno estratto il bimbo caduto 4 giorni fa in un pozzo in Marocco sabato sera.

Il salvataggio è avvenuto attraverso un tunnel completato questa sera con grandissimi sforzi: lo scavo prima, l’arrivo di un elicottero a distanza di sicurezza poi.

Tutto intorno la folla a scandire “Allahou akbar”, in attesa di vedere il piccolo. I soccorritori hanno scavato con le mani un percorso in orizzontale per evitare il rischio di crolli.

L’incidente è avvenuto a Ighran, un villaggio nel Nord del Paese. Il pozzo è molto stretto, appena 45 centimetri. Il piccolo era con suo padre che cercava di riparare il pozzo quando è scivolato nel cunicolo; gli sono stati fatti arrivare ossigeno e acqua.

Nelle scorse ore le immagini di una telecamera fatta scendere in profondità avevano mostrato Rayan ancora vivo e in grado di muoversi, a oltre 40 ore dalla caduta; ma il bimbo appariva molto provato e come stordito.

Le operazioni di soccorso sono proseguite giorno e notte, sotto riflettori potentissimi. Sui social si sono rincorse foto e messaggi di solidarietà e speranza, con l’hashtag “salvate Rayan”.

Le immagini trasmesse da luogo della sciagura sono state seguite in diretta da milioni di marocchini in patria e anche da quelli della diaspora in tutto il mondo, in una situazione di copertura mediatica che in Italia ricorda quella del piccolo Alfredino Rampi, precipitato in un pozzo 40 anni fa.

 


 

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