Un tir fuori controllo ha causato una tragedia sull’autostrada A1 tra Arezzo e Valdarno, travolgendo un’ambulanza, un caravan e altre vetture. Tre morti, tra cui due volontari della Misericordia, e 18 feriti. Il traffico è bloccato, con soccorsi in azione.
Alle ore 11:10 di lunedì 4 agosto, un grave incidente ha sconvolto il tratto dell’autostrada A1 compreso tra Arezzo e Valdarno, in direzione nord, all’altezza del chilometro 339, nei pressi dello stabilimento Prada a Levanella.
Un tir, per cause ancora in fase di accertamento, ha effettuato un salto di carreggiata, invadendo la corsia opposta e innescando una collisione a catena che ha coinvolto un’ambulanza della Misericordia di Terranuova Bracciolini, un altro mezzo pesante, un caravan, un pullman gran turismo e tre automobili. Il bilancio è drammatico: tre morti e 18 feriti, con l’attivazione immediata del protocollo di maxiemergenza per gestire la situazione.
Le vittime
Le tre persone decedute erano a bordo dell’ambulanza coinvolta nello scontro: Gianni Trappolini, 56 anni, dipendente e volontario della Misericordia di Terranuova Bracciolini, Giulia Santoni, giovane in servizio civile presso la stessa associazione, e un paziente di circa 70 anni che veniva trasportato. Un quarto occupante dell’ambulanza, l’autista, è tra i feriti ed è stato trasportato in ospedale in codice rosso, in condizioni gravissime. Il Coordinamento delle Misericordie fiorentine ha espresso profondo cordoglio: “È un dolore che ci attraversa tutti. La Misericordia è una famiglia, e oggi piangiamo fratelli e sorelle che hanno incarnato fino all’ultimo istante lo spirito più autentico del volontariato. Alla comunità di Terranuova, ai familiari delle vittime, ai confratelli e alle consorelle, va il nostro abbraccio e la nostra preghiera. Non li dimenticheremo”.
La dinamica dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni fornite da Autostrade per l’Italia e dalla Polizia Stradale, il tir avrebbe sfondato lo spartitraffico al chilometro 339, invadendo la corsia opposta e travolgendo i veicoli in arrivo. L’impatto, descritto come “violentissimo”, ha causato un effetto domino, coinvolgendo l’ambulanza, il caravan, il pullman e le altre vetture. Le cause esatte del salto di carreggiata sono ancora sotto indagine: si ipotizza un possibile malore del conducente del tir o un problema tecnico del mezzo. I rilievi sono in corso per chiarire ogni dettaglio della dinamica.
Un intervento di soccorso imponente
L’incidente ha richiesto un dispiegamento straordinario di forze di emergenza. Il 118 della Asl Toscana Sud Est ha attivato il protocollo di maxiemergenza alle ore 11:10, coordinando un’operazione di soccorso che ha visto l’intervento di due elicotteri, Pegaso 1 e Pegaso 3, provenienti da Firenze, oltre a un terzo elicottero di supporto, Pegaso 2. Sul posto sono giunte anche un’automedica e un’autoinfermieristica da Arezzo, insieme a numerose ambulanze per il trasporto dei feriti. I Vigili del Fuoco, con due squadre dai distaccamenti di Montevarchi e Arezzo, supportati da un’autogru da Firenze, hanno lavorato per estrarre le persone intrappolate tra le lamiere. La Polizia Stradale e il personale di Autostrade per l’Italia hanno isolato l’area per consentire i rilievi e garantire la sicurezza.
Il bilancio dei feriti
Dei 18 feriti riportati, uno si trova in codice rosso (massima gravità), quattro in codice giallo (gravità media) e dieci in codice verde (lievi lesioni). I feriti sono stati rapidamente trasportati negli ospedali della zona. L’attivazione del protocollo di maxiemergenza ha permesso una gestione coordinata, con il coinvolgimento di più strutture sanitarie per garantire cure immediate.
Impatto sul traffico e viabilità
L’incidente ha causato la chiusura dell’autostrada A1 in entrambe le direzioni tra Valdarno e Arezzo, generando pesanti disagi alla circolazione. Secondo Autostrade per l’Italia, alle ore 12:44 si registravano 5 km di coda verso Firenze e 6 km di coda verso Roma, a partire da Incisa. Sono state istituite uscite obbligatorie ad Arezzo per chi viaggiava in direzione Firenze e a Valdarno per chi era diretto verso Roma. Per i viaggiatori diretti a Bologna, è stato consigliato di uscire a Valdichiana, percorrere la Siena-Bettolle SS326 e rientrare a Valdarno. Per le lunghe percorrenze verso Roma, l’indicazione è di uscire a Firenze Impruneta, seguire la direzione per Siena, prendere il raccordo Siena-Bettolle SS326 e rientrare a Valdichiana. Gli automobilisti bloccati tra il casello di Arezzo e il punto dell’incidente hanno subito ritardi significativi, con tempi di riapertura della circolazione ancora incerti a causa delle operazioni di rimozione dei veicoli e dei rilievi in corso.
Le reazioni istituzionali
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha espresso il suo cordoglio attraverso un messaggio su Telegram: “Ringrazio tutte le persone impegnate nei soccorsi e rivolgo un pensiero commosso e un abbraccio alla Misericordia. Esprimo il più profondo cordoglio della Regione Toscana ai familiari delle vittime”. Giani ha sottolineato l’attivazione del “sistema regionale di maxiemergenza sanitaria con mezzi, personale e i nostri elicotteri Pegaso 1 e Pegaso 3, vigili del fuoco e forze dell’ordine”. La comunità locale e regionale si è stretta attorno alla Misericordia di Terranuova Bracciolini, colpita dalla perdita di due volontari e del paziente che stavano assistendo.






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