Twitter, acquisito da Elon Musk per 44 miliardi di dollari (41 miliardi di euro), ha improvvisamente sospeso almeno otto account di giornalisti che scrivevano su di lui. Tra questi Drew Harwell (The Washington Post), Ryan Mac (The New York Times), Donie O’Sullivan (CNN) e Aaron Rupar, giornalista politico freelance presente sulla piattaforma online Substack e con 800mila iscritti. Inoltre, sono stati sospesi anche Tony Webster, Micha Lee di The Intercept e Matt Binder di Mashable.

Ieri, mercoledì 14 dicembre, Elon Musk ha esordito con il sospendere l’account Twitter (@elonjet) che traccia i movimenti del suo jet privato in nome della tutela della privacy e per salvaguardare la sua famiglia: “Qualsiasi account che riveli informazioni sulla posizione in tempo reale di qualcuno sarà sospeso come violazione della sicurezza fisica. Ciò include la pubblicazione di collegamenti a siti con informazioni sulla posizione in tempo reale. Pubblicare luoghi in cui qualcuno è stato con un leggero ritardo non è un problema di sicurezza, quindi va bene”. E ancora: “Criticarmi tutto il giorno va benissimo ma diffondere la mia posizione in tempo reale e mettere in pericolo la mia famiglia non lo è”.

Poco dopo Twitter ha anche sospeso l’account personale di chi si occupa di quel profilo, Jack Sweeney, uno studente di 20 anni che aveva chiesto 50mila dollari per smettere di seguire il jet di Elon Musk.

Eppure, il 6 novembre scorso, invece, Elon Musk si era vantato di non aver commesso alcuna censura: “Il mio impegno per la libertà di espressione si estende anche a non vietare l’account che segue il mio aereo, anche se è un rischio diretto per la sicurezza personale”.

Nel dettaglio, gli account sono stati sospesi perché accusati di ‘doxxing‘. Si riferisce alla pratica di condividere l’indirizzo di casa di qualcuno o altre informazioni personali online. Un portavoce della CNN ha commentato: “La sospensione impulsiva e ingiustificata di un certo numero di giornalisti, tra cui Donie O’Sullivan della CNN, è preoccupante, ma non sorprendente. La crescente instabilità e volatilità di Twitter dovrebbe essere motivo di preoccupazione per tutti coloro che utilizzano Twitter”.

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