Olaf Scholz avverte: la Germania “deve essere pronta a un’escalation in Ucraina“. Il cancelliere tedesco lo ha detto durante una conferenza a Berlino, ospitata dal quotidiano Süddeutsche Zeitung.

“Alla luce degli sviluppi della guerra e dei visibili e crescenti fallimenti della Russia, dobbiamo essere pronti a un’escalation”, ha affermato Scholz, secondo cui potrebbe riguardare la distruzione delle infrastrutture in Ucraina.

Bombardamenti e morti a Kherson e Belgorod

Intanto, proseguono i bombardamenti russi: a Kherson, città di recente liberata dagli ucraii, tre persone sono morte, come riportato da Oleksandr Leshenko, rappresentante del Consiglio municipale, spiegando che sono stati colpiti 12 luoghi differenti.

Esplosioni si sono registrate anche nella regione russa di Belgorod, al confine con l’Ucraina, dove anche in questo caso sono morte tre persone. Lo ha riferito il governatore locale, Vyacheslav Gladkov. Una donna è stata uccisa in un bombardamento nel villaggio di Shebekino, a circa 7 chilometri dal confine, nel Sud della regione.

Altre due persone, marito e moglie, sono morti nella parte occidentale della regione, nel villaggio di confine di Staroselye e secondo il governatore sono stati uccisi dall’esplosione “di un tipo di munizioni non identificato”.

Russia fuori dal Consiglio d’Europa

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha smentito alla Ria Novosti le notizie secondo cui una bozza di accordo di pace con l’Ucraina gli sarebbe stata consegnata prima del vertice del G20, come riferito da un media ucraino. “No”, ha risposto Peskov.

Infine, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un documento che ufficializza il ritiro del suo Paese dal Consiglio d’Europa, già deciso nel marzo scorso. Putin ha firmato un decreto per la rimozione di Ivan Soltanovsky dalla carica di rappresentante permanente di Mosca presso l’organizzazione con sede a Strasburgo.

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