Gli occupanti della regione meridionale di Kherson, in Ucraina, intendono chiedere al presidente Vladimir Putin di entrare a far parte della Russia. Lo ha riferito la TASS, sostenendo che si tratta del primo segnale pubblico della volonà di annessione di un territorio conquistato durante l’invasione, cominciata il 24 febbraio scorso.

Non si parla di referendum ma di un appello diretto a Putin affinché avvenga l’annessione, come spiegato da Kirill Stremousov, vice capo dell’amministrazione occupante che preparerà la base giuridica entro la fine dell’anno. A tal proposito, Dmitry Peskov, portaovoce del Cremlino, ha detto che gli abitanti di Kherson “dovrebbero scegliere il proprio destino” ma senza fare riferimento a un referendum.

L’annessione delle terre occupate confermerebbe l’ambizione del Cremlino di prendere in maniera permanente più territorio ucraino possibile, rischiando così di complicare i già difficoltosi e in stallo negoziati di pace con Kiev. Inoltre, come riportato da Bloomberg, Mosca starebbe pensando anche di annettere altre aree vicino a Kherson, comprese le zone orientali di Donetsk e Luhansk, nonostante Putin avesse riconosciuto l’indipendenza delle due repubbliche separatiste filorusse, pochi giorni prima di ordinare l’invasione.

Stremousov ha anche spiegato che a Kherson dovrebbe entrare in vigore l’uso del rublo e un sistema bancario per pagare le pensioni e i sussidi russi, mentre gli insegnanti saranno trasferiti dalla Crimea così da “adattare” le scuole al sistema educativo russo. Inotre, “il prossimo passo sarà offrire il rilascio di passaporti russi a tutti coloro che lo desiderano. Penso che inizieremo a rilasciare passaporti già quest’anno”, aggiungendo che non è obbligatorio per i residenti locali ottenere passaporti russi ma opzionale.

La risposta di Kiev non si è fatta attendere. Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e capo negoziatore di Kiev, ha affermato che le autorità di Kherson “possono anche chiedere che la città sia annessa a Marte o Giove, ma l’esercito ucraino la libererà, a dispetto di qualsiasi cosa dicano”.

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