Decine di persone sono state uccise a Zaporizhzhia, città sud – orientale ucraina dove si trova la centrale nucleare e recentemente ‘annessa’ da Vladimir Putin alla Russia in pompa magna.
E proprio l’esercito di Mosca ha bombardato la città la scorsa notte, come comunicato dallo stato maggiore delle forze armate ucraine: “Durante la notte, gli occupanti russi hanno cinicamente colpito gli edifici residenziali e le infrastrutture civili”, si legge su Facebook.
Anatoliy Kurtev, funzionario cittadino, ha riportato che “le informazioni sulle vittime sono in fase di conferma, ma si sa già di decine di morti o feriti”. In particolare, è stato colpito un grattacielo e la prima conta delle vittime è di 17. E ancora: “A seguito di un attacco missilistico notturno su Zaporizhzhia, condomini e strade in una zona residenziale della città sono stati danneggiati”.
Rory Challands inviato di Al Jazeera da Kiev ha affermato che la città è stata “colpita ripetutamente” negli ultimi giorni da attacchi aerei e missilistici russi. “Nel migliore dei casi è indiscriminato, nel peggiore dei casi sembra intenzionale. Le autorità di Zaporizhzhia affermano che gli aerei russi hanno lanciato almeno 12 missili sulla città”.
La Russia, intanto, è sempre più sotto pressione sul campo di battaglia: le forze ucraine continuano a portare avanti una controffensiva iniziata nella regione di Kharkiv all’inizio del mese scorso. Mosca, dal canto suo, ha annunciato un nuovo comandante per la guerra: il capo dell’aviazione Sergey Surovikin, noto per avere sconfitto l’ISIS in Siria.
La città di Zaporizhzhia si trova a circa 125 km dalla più grande centrale nucleare d’Europa, che la Russia ha occupato poco dopo l’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio.
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