In Ucraina la situazione si è ribaltata. La Russia sta subendo pesantemente il contrattacco ucraino nella regione di Kharkiv e nel Donbass settentrionale. Lo riporta Unica, giornale moldavo.

La ritirata dell’esercito russo non è controllata. Infatti, stando a quanto si apprende dal fronte, le truppe del Cremlino stanno frettolosamente fuggendo a sud-est della regione di Kharkiv per sfuggire all’accerchiamento intorno a Izium. Inoltre, è stato indebolito dai russi l’asse settentrionale del Donbass, ridistribuendo unità nell’Ucraina meridionale e in difficoltà nello schierare una forza di copertura per il ritiro.

I guadagni ucraini non si stanno limitando all’area di Izium. L’esercito di Kiev ha preso la cittadina di Velykyi Burluk il 10 settembre scorso, per cui si trova a 15 chilometri dal confine con la Russia, ed è penetrato nelle linee nemiche a una profondità di 70 chilometri in alcuni punti, catturando oltre 3mila chilometri quadrati di territorio negli ultimi cinque giorni. Lo riportano le fonti ucraine, secondo cui è probabile che le forze di Kiev catturino Izium entro le prossime 48 ore.

La liberazione di Izium sarebbe la conquista militare ucraina più importante da quando ha vinto la battaglia di Kiev, nel marzo scorso, perché eliminerebbe l’avanzata russa nel nord-ovest della regione di Donetsk, lungo l’autostrada E40, che l’esercito russo ha cercato di utilizzare per invadere le posizioni ucraine lungo la linea Sloviansk-Kramatorsk. Un accerchiamento riuscito delle forze russe in fuga da Izium comporterebbe la distruzione o la cattura di forze nemiche significative e aggraverebbe il morale delle truppe del Cremlino.

Corrispondenti di guerra e blogger russi hanno anche riferito di avere affrontato varie difficoltà durante l’evacuazione di Izium, indicando che le forze ucraine stanno parzialmente mettendo in atto un accerchiamento in alcune aree. In questo caso la fonte è l’ISW, Institute for the Study of War.

Il 10 settembre scorso il ministero della Difesa russo ha annunciato il ritiro delle truppe dalla linea Balakleia-Izium, inquadrandolo come un “raggruppamento” di forze per sostenere gli sforzi di Mosca nella direzione della regione di Donetsk. Stessa spiegazione del ritiro dopo la battaglia di Kiev.

La dichiarazione di Mosca non riconosce – ovviamente – i successi ucraini nell’oblast di Kharkiv come il principale fattore dietro il ritiro della Russia. Inoltre, il ministro di Mosca ha affermato che le forze russe hanno intrapreso una serie di azioni dimostrative e utilizzato artiglieria e aviazione per garantire la sicurezza del ritiro ma ci sono dubbi anche su questo.

Articoli correlati