Il Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell’Ucraina ha approvato lo stato di emergenza in tutto il Paese, ad eccezione di Donetsk e Lugansk. Ora si attende l’approvazione della Verkhovna Rada, il Parlamento di Kiev.

Intanto, la Rada ha approvato la legge che dà il via libera al possesso di armi per i cittadini ucraini. Lo ha riferito l’agenzia stampa Tass. Nel dettaglio, la norma permetterebbe di acquistare armi ed esercitare il diritto alla protezione, previsto nell’articolo 27 della Costituzione Ucraina.

Sul fronte delle sanzioni, Dmitro Kuleba, ministro degli Esteri, su Twitter ha ringraziato gli alleati per le misure prese contro la Russia ma chiede altri passi per “impedire al presidente russo Vladimir Putin di continuare l’aggressione”. “Chiediamo ora ai partner di imporre più sanzioni alla Russia. I primi passi decisivi sono stati fatti ieri, passi dei quali siamo grati”. “Ora occorre aumentare la pressione per fermare Putin”. “Colpisci la sua economia e i suoi amici. Colpisci di più. Colpisci duro. Colpisci ora“.

Pessimista, invece, Andrij Melnyk, ambasciatore ucraino a Berlino. Le sanzioni, infatti, sono positive ma “potrebbe essere troppo tardi”. E ancora: “Siamo soli. Adesso sta alla Germania decidere cosa fare…Dov’è la diplomazia ora? Abbiamo la sensazione di essere sacrificati in nome di questo pacifismo”.

Infine, il messaggio di Andriy Shevchenko, ex calciatore ucraino del Milano e tecnico della nazionale: “Oggi è un momento difficile per tutti noi. Ma dobbiamo unirci. Insieme vinceremo! Gloria all’Ucraina!”. “L’Ucraina è la mia patria. Sono sempre stato orgoglioso della mia gente e del mio paese. Abbiamo attraversato molti momenti difficili e negli ultimi 30 anni ci siamo formati come nazione. Una nazione di cittadini sinceri, laboriosi e amanti della libertà. Questa è la nostra risorsa più importante”.