Gli USA tornando ad alzare la voce contro la Cina. John Kirby, portavoce del Consiglio della Sicurezza nazionale, intervistato dalla CNN, ha affermato che “non è nel migliore interesse” di Pechino fornire armi alla Russia: “abbiamo detto loro chiaramente che ci sarebbero delle conseguenze”.

Tuttavia, Kyrylo Budanov, capo dei servizi segreti ucraini, in un’intervista rilasciata alla radio Voice of America, ha dichiarato che, al momento, non c’è “nessun segno” che induca a credere che la Cina consegnerà armi alla Russia: “Sono il capo dei servizi segreti e mi baso, con tutto il rispetto, non sulle opinioni di singole persone, ma solo sui fatti. Non credo di vedere tali fatti”.

Russia: “Gli USA stanno preparando una provocazione con le armi chimiche”

La Russia, dal canto suo, ha accusato gli USA di volere organizzare una provocazione in Ucraina con l’uso di agenti tossici. Lo ha ‘svelato’ ill comandante delle unità di protezione nucleare, biologica e chimica, generale Igor Kirillov.

Secondo il generale, il 22 febbraio scorso un’influente organizzazione non governativa statunitense ha tenuto una conferenza sugli eventi in Ucraina e l’ex ambasciatore degli Stati Uniti in Russia John Sullivan ha rilasciato una dichiarazione, nella quale si sosteneva che le truppe russe intendessero utilizzare armi chimiche nell’area dell’operazione militare speciale. “Consideriamo questa informazione come l’intenzione degli stessi Stati Uniti e dei suoi complici di effettuare una provocazione in Ucraina usando sostanze chimiche tossiche”, ha detto il tenente generale Kirillov. In particolare, è probabile che gli Stati Uniti cerchino di utilizzare l’agente invalidante militare BZ in Ucraina: “Avvertiamo che in caso di provocazioni con l’uso di sostanze chimiche tossiche, identificheremo e puniremo i veri colpevoli”.

Zelensky: “Situazione difficile a Bakhmut”

A Bakhmut, intanto, la situazione militare sta diventando sempre più difficile. Lo ha rilevato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: “Attorno a Bakhmut la situazione si fa sempre più difficile. Il nemico distrugge costantemente tutto ciò che può essere utilizzato per proteggere le nostre posizioni, per ottenere un punto d’appoggio e garantire la difesa”. Inoltre, sei insediamenti vicini a Donetsk sono stati bombardati dai russi.

Infine, l’esercito ucraino ha respinto 60 attacchi russi in cinque aree nel nord-est e nell’est del Paese nelle ultime 24 ore. Gli attacchi sono stati respinti vicino a Kupiansk, nella regione di Kharkiv, e nei pressi di Lyman, Bakhmut, Adviika e Shakhtarsk, nel Donetsk. Lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev. Tuttavia, due persone sono morte e 16 sono rimaste ferite.

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