Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video condiviso sul suo canale Telegram, ha affermato ieri, sabato 7 maggio, che “gli invasori hanno lanciato un attacco missilistico su Odessa. In una città dove quasi ogni strada ha qualcosa di memorabile, qualcosa di storico”.
“All’esercito russo, però, non importa – ha proseguito Zelensky – Uccidono e distruggono. Odessa? Kharkiv? Donbass? A loro non importa. Soltanto le forze armate dell’Ucraina e la Resistenza del nostro popolo possono fermare questa invasione disumana. È la barbarie che ha i missili ma non ha nulla a che fare con le persone. Tali azioni degli occupanti russi, soprattutto alla vigilia del Giorno della Memoria di tutte le vittime della seconda guerra mondiale e del Giorno della vittoria sul nazismo, dovrebbero ricordare a ogni Stato e a ogni nazione che è impossibile sconfiggere il male una volta per tutte”.
E oggi, domenica 8 maggio, si sono attivati gli allarmi che preannunciano i raid aerei in quasi tutte le regioni dell’Ucraina, come riportato da Kyev Independent.
Infine, due persone sono rimaste uccise in seguito al bombardamento contro una scuola a Bilohorivka messo in atto dalle forze russe. Lo ha riferito il governatore di Luhansk, Serhiy Gaidai, citato dall’agenzia di stampa Unian. Gaidai ha detto che molte persone avevano trovato riparo nell’edificio dopo che il rifugio antiaereo della città era stato distrutto in precedenza. “Circa 60 persone rimangono sotto le macerie dopo l’attacco”, ha detto.
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