Mai come adesso l’incolumità delle donne è stata messa a rischio per atti di violenza che, nella maggior parte dei casi, si sono risolti con l’uccisione delle vittime. Le cifre, fornite dal Ministero degli Interni dicono che dal 4 marzo 2014 al 3 marzo 2015, su un totale di 10.029 atti di violenza, il 77,2% sono stati a danno delle donne.

Con un evolversi così esponenziale dei decessi, anche i mezzi di protezione devono essere adeguati. Il PD vuole provarci con l’adozione di una cavigliera, collegata a un sistema satellitare che rende problematico allo stalker di arrivare alla sua vittima. Questa misura cautelare consiste in una cavigliera e due trasmettitori Gps paragonabili a due telefonini.

Lo stalker indossa la cavigliera e un trasmettitore, la vittima invece ha solo il trasmettitore. Questi apparecchi, che sono azionati da un sistema satellitare, funzionano nel seguente modo: se lo stalker si avvicina alla vittima più della distanza stabilita dal giudice, parte un allarme che avverte la vittima, le forze di polizia e lo stesso stalker.

La proposta di legge è di due deputati della Commissione Giustizia, Luca D’Alessandro e Alessia Morani, vicepresidente del gruppo PD alla Camera. autrice dell’emendamento alla legge contro il femminicidio con cui la norma, che consente l’uso di simili apparecchiature di controllo a distanza, è stata introdotta nel Codice di procedura penale, ultimo comma dell’articolo 282 bis: allontanamento dalla casa familiare. Il dispositivo funziona anche fuori dalle aree in cui il Giudice vieta la presenza del persecutore, e precisamente quando quest’ultimo si avvicina a meno di 2 Km, l’allarme entra in azione.

Paradossalmente la “cavigliera” è d’aiuto anche allo stalker, che accettando di sottoporsi al sistema, evita l’aumento della pena a suo carico. In tanti casi il peggio è avvenuto dopo un ultimo incontro chiarificatore che, usando il braccialetto anti-stalker, non avrebbe motivo di essere messo in atto. La sperimentazione dovrebbe partire entro questo mese e essere testata su 25 coppie.

I costi sono bassissimi e nei paesi in cui è già stato adottato questo salvavita, ad esempio, la Spagna, dove la sperimentazione è partita nel 2006 a Madrid e, in dieci anni, 1.500 coppie sono state sottoposte al monitoraggio, il cosiddetto braccialetto elettronico ha ottenuto risultati straordinari. Su 750 coppie monitorate, il risultato è zero omicidi.

Va detto che le coppie sono scelte dal Giudice che fa una proposta allo stalker, il quale può anche rifiutarsi. Stabilisce anche la distanza massima che deve avere dalla vittima, se viene superata scatta l’allarme ed entra in azione la polizia.

“Con la legge sullo Stalking e quella sul Femminicidio il nostro Paese si è dotato di una normativa efficace per il contrasto alla violenza. Sono le parole della vice capogruppo Pd alla Camera Alessia Morani, che annuncia: “Non ci accontentiamo di flessioni nelle percentuali, vogliamo che la strage delle donne abbia fine. Il punto è che fin qui sono mancati gli strumenti tecnologici a disposizione dei tribunali e delle forze dell’ordine”.

 

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