Si apre uno spiraglio per il lupo italico che, secondo quanto sostenuto dal WWF, potrebbe essere abbattuto in base a quanto stabilito dal Piano di gestione della specie che domani va in approvazione presso la Conferenza Stato Regione.

La speranza, stante quanto comunicato dalla stessa associazione, sembra palesarsi a seguito della risposta positiva di numerosi governatori all’appello rivolto dall’associazione. Si chiedeva, infatti, l’approvazione del Piano senza abbattimenti legali.

Diverse Regioni (Veneto, Abruzzo, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Liguria, Campania), dopo le obiezioni già espresse dal Lazio nella riunione tecnica del 24 gennaio, hanno assunto pubblicamente una posizione critica agli abbattimenti chiedendo un chiarimento in sede politica al Ministero dell’Ambiente. “Ci auguriamo – auspica il WWF – che questo fronte possa domani essere maggioranza nella riunione sul destino dei lupi“.

Il WWF chiede, da un lato, che sia stralciato dal Piano il capitolo relativo all’applicazione delle deroghe che consentono l’abbattimento legale del lupo, e, dall’altro, che siano garantite dal ministero dell’Ambiente e dalle Regioni le risorse finanziarie necessarie per attuare le altre 21 azioni previste dal Piano per la prevenzione e il risarcimento dei danni alla zootecnia, per promuovere studi e ricerche indispensabili per una stima attendibile sul numero e distribuzione della specie nel nostro Paese e per azioni efficaci di contrasto del randagismo canino e del fenomeno dell’ibridazione cane-lupo.

Nel caso in cui venissero stralciati gli abbattimenti legali del lupo dal Piano in discussione, il WWF è pronto ad un confronto con il Ministero dell’Ambiente e le Regioni per definire le concrete ed efficaci modalità di applicazione delle altre 21 azioni. “Il nostro obiettivo – ha affermato il WWF – è che il lupo continui ad essere una specie protetta, così come è stato fino ad ora, garantendo la necessaria convivenza con le attività economiche legate all’agricoltura e pastorizia e siamo pronti a lavorare con gli allevatori come già abbiamo fatto sull’arco alpino con il progetto Pasturs, di cui sta per partire la seconda fase”.

Intanto, continua la mobilitazione avviata ieri dal WWF sui social network (dove già tantissimi cittadini hanno fatto sentile la propria voce in difesa del lupo con l’hashtag #soslupo) che culminerà domani dalle 11.00 con una azione su Twitter indirizzata al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, al Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti e al Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. Domani è, inoltre, previsto un presidio dei volontari dell’associazione dalle 15,00 sotto la sede della Conferenza Stato-Regioni (a Roma in Via della Stamperia) in occasione della discussione del Piano per la conservazione e gestione del Lupo in Italia.

Su www.wwf.it/soslupo le informazioni aggiornate sull’orientamento delle Regioni rispetto alle ipotesi abbattimento legale dei lupi e il vademecum per partecipare attivamente alla Campagna.

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