Il ragazzo, originario di Casnigo, è caduto da un lucernario all’interno dell’ex Italcementi. Era con un amico. Inutili i soccorsi. La comunità è sotto shock.

Un’altra tragedia legata all’urban exploring scuote la provincia di Bergamo. Nella notte tra sabato 13 e domenica 14 dicembre, un ragazzo di 19 anni è morto ad Alzano Lombardo, dopo essere precipitato dal tetto di una fabbrica in stato di abbandono, l’ex Italcementi, situata in via Amilcare Ponchielli. Erano da poco passata l’una quando l’allarme è stato lanciato. Sul posto sono accorsi i mezzi del 118, insieme ai carabinieri. Ma per il giovane, originario di Casnigo, non c’era più nulla da fare. La caduta di circa cinque metri è stata fatale.

Un’esplorazione finita in tragedia

Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo si era introdotto nella struttura insieme a un coetaneo, per praticare urban exploration, una tendenza diffusa tra i giovani che consiste nell’esplorazione e documentazione fotografica di edifici dismessi, fabbriche o luoghi abbandonati. Un’attività che molti considerano affascinante e suggestiva, ma che può nascondere rischi estremi, come dimostra questa tragica vicenda. Il giovane avrebbe calpestato accidentalmente un lucernario, ceduto sotto il suo peso. Il vuoto, poi l’impatto: i soccorritori lo hanno trovato privo di vita. L’altro ragazzo che era con lui è rimasto illeso, ma comprensibilmente sotto shock.

I soccorsi e l’intervento delle autorità

Appena scattato l’allarme, il centralino dell’emergenza ha mobilitato un ingente dispiegamento di soccorsi, con ambulanze e forze dell’ordine che hanno raggiunto la fabbrica nel cuore della notte. La zona è stata messa in sicurezza per permettere ai carabinieri di effettuare i rilievi. Il pubblico ministero di turno ha deciso di non disporre l’autopsia. Il corpo è stato restituito alla famiglia già nella mattinata di domenica. L’intera comunità di Alzano Lombardo e del paese d’origine del ragazzo, Casnigo, è profondamente scossa. Una vita giovane spezzata per un gesto che sembrava solo un’avventura notturna.

Urban exploring: tra passione e pericolo

L’urban exploring – noto anche come urbex – è un fenomeno sempre più diffuso tra i giovani. Si tratta di esplorazioni non autorizzate di strutture abbandonate, spesso documentate con foto e video da condividere sui social. L’attrazione per luoghi “proibiti”, il fascino del decadente e la voglia di avventura portano molti a ignorare i rischi strutturali o le condizioni precarie di questi edifici

Lo sapevi che…?

Il fenomeno dell’urban exploring è nato negli Stati Uniti ma si è diffuso rapidamente anche in Europa. In Italia, esistono comunità online dedicate, con migliaia di membri che condividono le loro esplorazioni. Tuttavia, la legge italiana considera l’ingresso in edifici privati abbandonati un illecito, e in alcuni casi anche un reato, soprattutto se si entra forzando ingressi o oltrepassando recinzioni.

FAQ – Domande frequenti

  • Cos’è successo ad Alzano Lombardo?
Un ragazzo di 19 anni è morto dopo essere caduto da un lucernario sul tetto di una fabbrica abbandonata.
  • Chi era la vittima?
Un giovane originario di Casnigo, che si trovava sul posto con un coetaneo per fare urban exploring.
  • Cosa significa urban exploring?
È la pratica di esplorare edifici abbandonati per scattare foto o video. È pericolosa e spesso illegale.
  • Il ragazzo era da solo?
No, con lui c’era un altro ragazzo della stessa età, rimasto illeso.
  • È stata fatta l’autopsia?
No, il magistrato di turno ha deciso di non disporla. Il corpo è stato restituito ai genitori.