Un drammatico incidente aereo scuote il Vercellese: un ultraleggero si schianta in una risaia, spegnendo le vite di un padre e della sua giovane figlia. Le indagini cercano di chiarire le cause della tragedia.

Questa mattina, sabato 30 agosto, il cielo sopra le campagne del Vercellese si è trasformato in scenario di una tragedia che ha lasciato senza fiato la comunità locale. Un ultraleggero biposto è precipitato in una risaia tra i comuni di Crescentino e Livorno Ferraris, nei pressi dell’incrocio tra la strada provinciale 2 e il canale Cavour. A bordo c’erano Massimiliano Monticone, 49 anni, pilota esperto e controllore di volo presso il centro radar Enav di Linate, e sua figlia Simona Monticone, una ragazza di appena 18 anni. Entrambi hanno perso la vita nell’impatto, che ha causato l’incendio del velivolo, rendendo vani i tentativi di soccorso.

La dinamica dell’incidente

L’allarme è scattato intorno alle 10:40, quando alcuni operai al lavoro nelle vicinanze hanno notato l’ultraleggero perdere quota rapidamente prima di schiantarsi al suolo. Il velivolo, decollato poco prima dall’aeroclub Palli di Casale Monferrato, ha preso fuoco subito dopo l’impatto, complicando le operazioni di soccorso. I vigili del fuoco di Livorno Ferraris sono intervenuti per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l’area, mentre il personale del 118 e i carabinieri di Crescentino e Livorno Ferraris hanno raggiunto il luogo dell’incidente. Nonostante la tempestività, per Massimiliano Monticone non c’è stato nulla da fare: il suo corpo è stato ritrovato senza vita tra le lamiere. Solo dopo alcune ore, i soccorritori hanno estratto il corpo della giovane Simona, confermando la presenza di una seconda vittima.

Chi erano le vittime

Massimiliano Monticone, originario di San Michele, Alessandria, era una figura ben nota nel mondo dell’aviazione. Ex pilota dell’Aeronautica Militare, lavorava come radarista per l’Enav all’aeroporto di Linate e aveva conseguito il brevetto per il volo con passeggero otto anni fa presso l’Accademia di Volo Italiana dell’aeroporto Cappa di Casale Monferrato. La sua passione per il volo era condivisa con la figlia Simona, che spesso lo accompagnava nei suoi voli. L’ultimo messaggio di Massimiliano, condiviso su Facebook, lo vedeva definire la figlia “la mia beautiful copilot”. Monticone era anche conosciuto nell’alessandrino come figlio di Giuseppe Monticone, storico portavoce degli alluvionati colpiti dall’esondazione del Tanaro nel 1994.

Le indagini in corso

Le cause dell’incidente rimangono al momento sconosciute. I carabinieri di Crescentino e Livorno Ferraris hanno avviato i rilievi tecnici sull’area, mentre gli investigatori stanno analizzando i resti del velivolo per ricostruire la dinamica dello schianto. Secondo alcune ipotesi, un possibile stallo asimmetrico potrebbe aver causato una perdita di controllo, portando il velivolo a precipitare, ma si tratta di congetture che necessitano di conferme ufficiali. A differenza degli aerei commerciali, gli ultraleggeri non sono dotati di scatola nera, il che rende più complesse le indagini. L’aeroclub Palli, da cui l’ultraleggero era decollato, ha espresso cordoglio e sta collaborando con le autorità. Giancarlo Panelli, presidente dell’aeroclub, ha dichiarato: “Era partito da Casale questa mattina. Gli ho dato l’ok, non dovendo dare il piano di volo non avendo noi la torre di controllo. Era una persona legata al nostro aeroporto, un esperto”.