Dopo la visita di ieri, sabato 13 maggio, a Roma, oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è in Germania, a Berlino.

Prima dell’incontro con il presidente Frank-Walter Steinmeier, Zelensky, sul libro degli ospiti del castello di Bellevue, ha scritto: “Nel momento più difficile della storia moderna dell’Ucraina, la Germania è orgogliosa di essere un nostro vero amico e un alleato affidabile. Insieme vinceremo e riporteremo la pace in Europa. Grazie, signor Presidente federale, per il suo sostegno personale all’Ucraina e per l’ospitalità, e al popolo tedesco, per la fantastica solidarietà”.

La Germania: “Vi sosteniamo tanto a lungo quanto sarà necessario”

Poi, il vertice con il cancelliere Olaf Scholz, accolto con gli onori militari: “Vi sosteniamo tanto a lungo quanto sarà necessario”, ha detto il tedesco, riferendosi ovviamente all’Ucraina, aggiungendo che “la Russia deve rispondere dei suoi atti”.

Zelensky ha risposto così: “Saremo sempre grati alla Germania e con la tua leadership, Olaf, c’è la chance di rendere più sicuro il mondo. Più la Germania assume la leadership, più speranze ci sono per la pace”, rimarcando che”con il pacchetto di aiuti abbiamo la possibilità di proteggerci e di difenderci. La Germania è il secondo paese dopo gli Stati Uniti per la misura degli aiuti militari. Questo è davvero molto”.

Poi, il presidente ucraino ha affermato: “Gli aerei da guerra saranno l’argomento della seconda parte dei nostri colloqui. Lavoriamo a formare una coalizione di combattimento con i caccia. Mi rivolgerò ai tedeschi per chiedere alla Germania di farne parte”.

Zelensky: “Noi non attacchiamo obiettivi territoriali russi”

E, rispondendo ai leak diffusi dal Washington Post, secondo cui il presidente ucraina avrebbe ipotizzato di “condurre attacchi in Russia”, Zelensky ha risposto: “Noi non attacchiamo obiettivi territoriali russi, ma liberiamo i nostri territori”.

Zelensky ha, infine, ribadito quanto già detto ieri a Sergio Mattarella, Giorgia Meloni e Papa Francesco: “L’Ucraina vuole la pace”, “ma non si può congelare il conflitto”, “la Russia deve prima di tutto ritirare le truppe”.

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