Visita a Roma per il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg che dopo essere stato ricevuto ieri da Papa Francesco e a Palazzo Chigi dal premier Renzi e ha tenuto una lezione all’Università Luiss con gli studenti.
Alla tavola rotonda sono stati invitati 14 startupper e imprenditori innovativi italiani.

Tra i partecipanti, anche una siciliana, Barbara Labate, imprenditrice messinese, startupper all’ inizio ora imprenditrice innovativa, una delle tre donne presenti all’incontro. Quasi un’ ora di chiacchierata per confrontarsi con quelle imprese italiane che si rivolgono ai consumatori.

Barbara Labate è infatti la fondatrice (assieme a Zion Nahoum) di Risparmiosuper.it, un sito prima, poi un’ applicazione per confrontare in tempo reale, da casa, i prezzi dei prodotti nei supermercati e nei negozi. Assieme a lei anche il siracusano Vincenzo Cannata, cofounder di lovethesign.com, il sito che seleziona i migliori prodotti di design del momento.

“È di certo un evento straordinario – spiega Labate – un multimilionario che ha cambiato il modo in cui viviamo in rete, siede insieme ad un gruppo di imprenditori, grandi e piccoli, di maggior e minor successo, per sapere cosa hanno da dire.
Tutti più o meno ‘briciole’ in confronto a Facebook. Eppure ci ha voluto incontrare, ascoltare: non capita spesso”.

I partecipanti all’incontro sono stati invitati poche settimane fa via mail e raccontano: “Abbiamo discusso di temi ad ampio spettro, generici. Ha ascoltato le nostre idee e ci siamo confrontati su come Facebook sia uno strumento di supporto per le nostre imprese. Si pensi, per esempio che l’ iscrizione alle nostre applicazioni è agevolata dalla possibilità di fare il log in direttamente dal suo social network: un tool, uno strumento per noi importante”.

Barbara Labate, proprio come Zuckerberg, ha avuto un’idea, con tenacia l’ha portata avanti, ma non si lascia ‘cambiare’ dal successo: dopo essere stata inserita nella classifica di Inspiring Fifty come una delle 50 donne Tech d’ Europa, è stata infatti ricevuta dal premier inglese a Downing Street nel 2015.

Ha fondato la sua impresa a Milano, ma ha anche una sede a Catania, dove lavorano sei ragazzi. La strada da fare è ancora lunga, ma la propria terra resta sempre nel cuore: “In Sicilia torno spessissimo – conclude l’imprenditrice – domani sarò a casa per esempio”.