Il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) con il decreto del 28 ottobre 2021, pubblicato il 9 novembre in Gazzetta Ufficiale, ha dato l’ok per l’emissione e corso legale della moneta da 2 euro commemorativa del “30° Anniversario della scomparsa di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino“. Le monete avranno corso legale dal 2 gennaio 2022, anno del trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio.
Il decreto del Governo
Ecco cosa recita il decreto: «Visto il verbale n. 1/2021 della riunione del 27 maggio 2021 della Commissione tecnico-artistica dal quale risulta che il programma di emissioni numismatiche, millesimo 2022, prevede, tra l’altro, l’emissione di una moneta da 2 euro commemorativa del “30° Anniversario della scomparsa di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”; vista la nota informativa n. 12297/2021 con la quale il Segretariato generale del Consiglio ha comunicato che il Consiglio dell’Unione europea, con decisione dell’8 ottobre 2021, ha approvato il disegno della faccia nazionale della suddetta moneta; Ritenuta l’opportunità di commemorare il 30° Anniversario della scomparsa di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino mediante l’emissione di una moneta da 2 euro a circolazione ordinaria; Decreta: Art. 1 In attuazione del regolamento (UE) n. 651/2012, è autorizzata la coniazione della moneta da 2 euro commemorativa del «30° Anniversario della scomparsa di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino», millesimo 2022, per un contingente complessivo, in valore nominale, di euro 6.000.000,00, corrispondente a 3.000.000 di monete».
3 milioni di monete con la celebre foto di Tony Gentile
Le caratteristiche artistiche della faccia nazionale della moneta da 2 euro, sono determinate come segue: autore: Valerio De Seta; dritto: i ritratti dei due magistrati italiani Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ispirati da una fotografia di Tony Gentile. In alto, ad arco, la scritta «FALCONE – BORSELLINO»; sotto, le date «1992 – 2022», rispettivamente anno della scomparsa dei magistrati e anno di emissione della moneta, tra le quali è inserito l’acronimo della Repubblica italiana «RI»; a destra «R», identificativo della Zecca di Roma; a sinistra, «VdS», sigla dell’autore Valerio de Seta; nel giro, le dodici stelle dell’Unione europea.
Tra appassionati e critici
La decisione del Mef è stata accolta sui social tra favorevoli e contrari. Gli appassionati di collezionismo e numismatica l’hanno presa con favore. Altri criticano la scelta di inserire gli eroi nazionali in un taglio così basso e avrebbero preferito una banconota di valore. Altri ancora ritengono il provvedimento non consono a tenere viva la memoria e l’eredità di valori che ci hanno lasciato i due giudici palermitani.
Rischio addio all’ergastolo proprio nel trentennale
Il Parlamento dovrebbe piuttosto sbrigarsi a legiferare sulla questione dell’ergastolo ostativo che rischia di scomparire se non provvederà entro maggio 2022 a seguire gli input della Corte Europea e della Cassazione. Sarebbe un regalo clamoroso ai boss mafiosi al 41bis che potrebbero usufruire di permessi premio e uscite.
Insomma, nell’epoca delle zone d’ombra mai chiarite sulle stragi di mafia (con anomalie di Stato) una moneta commemorativa appare troppo poco per rendere giustizia e memoria a Falcone e Borsellino. Va benissimo il ricordo, ma non sia fine a se stesso, come purtroppo accade ormai da anni il 23 maggio e il 19 luglio.
La Cassazione, del resto, proprio pochi giorni fa ha stabilito nella sentenza definitiva del “Borsellino quater” che in Via D’Amelio c’era sì la mano della mafia ma c’erano anche “zone d’ombra” mai chiarite, come la presenza del Sisde e la famosa scomparsa dell’agenda rossa di Paolo Borsellino, oltre ad “abnormi inquinamenti delle prove”.
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