Il procuratore generale di Caltanissetta Antonino Patti ha chiesto l'ergastolo per Matteo Messina Denaro. "Chiedo che questa Corte confermi la sentenza di primo grado per le stragi di Capaci e di via D'Amelio". Così al termine della sua requisitoria nel processo che si celebra in Corte d'Assise d'Appello a Caltanissetta a Matteo Messina Denaro.
Lo Stato ora deve dire alla famiglia Borsellino cosa davvero è accaduto. Fino a quel giorno saranno disertate tutte manifestazioni ufficiali che riguarderanno la Strage
L'ex pm Antonio Ingroia ha raccontato che il 1 luglio 1992 Contrada, allora ai Servizi segreti, sapeva della collaborazione di Gaspare Mutolo "che era ancora top secret". E fece capire a Paolo Borsellino di esserne a conoscenza.
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le testimonianze al processo Depistaggio via D'Amelio
L'avv. Fabio Trizzino, legale della famiglia Borsellino, e genero del giudice, pochi giorni fa aveva accusato Lo Forte di aver nascosto la notizia dell'archiviazione del dossier mafia-appalti. Oggi il magistrato Guido Lo Forte in aula si difende: "Non nascosi nulla, Borsellino sapeva".
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l'accusa dell'avv. Fabio Trizzino, genero di Paolo Borsellino
"Il dottor Guido Lo Forte nascose a Paolo Borsellino che il 13 luglio 1992 aveva firmato l'archiviazione dell'inchiesta su mafia e appalti. Mi oppongo alla richiesta della difesa di sentirlo in aula insieme a Roberto Scarpinato e Giuseppe Pignatone". L'ha detto l'avv, Fabio Trizzino, legale della famiglia Borsellino
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3 milioni di monete con la celebre foto di Tony Gentile
Il MEF ha dato l'ok per l'emissione della moneta da 2 euro commemorativa del "30° Anniversario della scomparsa di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino". Le monete avranno corso legale dal 2 gennaio 2022, anno del trentennale delle stragi di Capaci e via D'Amelio.
Non ci sono "nuovi scenari", nonostante gli "abnormi inquinamenti delle prove". Le motivazioni della Cassazione "sposano" la mafiosità della strage di via D'Amelio, nonostante le anomalie e i buchi neri sull'agenda rossa di Paolo Borsellino e l'intervento insolito del Sisde.
"Quando è finito l'interrogatorio lo abbiamo accompagnato nella stanza del Procuratore Tinebra. Non lo avevo mai detto fino ad oggi perché nessuno me lo aveva chiesto…", rivela Domenico Militello al processo sul depistaggio di Via D'Amelio.
Il magistrato Vittorio Teresi al 29° anniversario della strage di via D'Amelio: "Entità dello Stato hanno voluto nascondere la verità, hanno fatto carte false perché la verità non emergesse. Scellerata trattativa tra Stato e mafia accelerò morte di Paolo Borsellino".
"La memoria di quell’orrore è indelebile, ma conforta che il ricordo delle vittime resti vivo a dispetto del tempo passato e che sia diventato patrimonio di tutti", dice Maria Falcone parlando di Paolo Borsellino nel 29° anniversario della strage di Via D'Amelio.
L'autobomba che uccise Borsellino ed i suoi agenti della scorta cambiò per sempre la storia dell'Italia e squarciò non solo i corpi delle vittime dell'attentato ma le coscienze dell'Italia intera. Il 19 luglio del 1992 viene oggi ricordato dai rappresentanti delle istituzioni e non soltanto.
Paolo Borsellino: ‘Dove eravamo’ docufilm su Tv2000 con testimonianze post strage. Il racconto di chi accorse in Via D’Amelio quel 19 luglio 1992. Parlano: Ayala, Cavallaro, Don Ciotti, Riotta, Bongarrà e Mulè.
Tv2000 organizza una proiezione speciale a Palermo del docufilm di Tv2000 ‘Il dono della luna’, in occasione del 397° Festino di Santa Rosalia e l’anniversario della strage di via D’Amelio (19 luglio). Appuntamento giovedì 15 luglio ore 21.30 sul sagrato della Cattedrale
Si avvicina il 29° anniversario della Strage di Via D'Amelio in cui morì il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta. Palermo, come ogni anno, si fermerà per fare memoria: il programma per il 19 luglio.
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Il presidente della Commissione antimafia regionale ospite di Casa Minutella
Claudio Fava, presidente della Commissione Antimafia Regionale, ospite della 71ª puntata di Casa Minutella, il talk show condotto da Massimo Minutella.
"Ho delle mie idee su chi abbia inviato quel plico, ma non posso dirlo in questa sede. Non ne parlai con il dottor La Barbera, probabilmente con qualcuno della Squadra mobile".
Reato prescritto per l'ex pentito Scarantino. Al termine della requisitoria, l'accusa ha chiesto la conferma delle pene di primo grado per tutti gli imputati.
Quei sorrisi sono stati immortalati dalla fotografia. E ancora oggi, e così pure domani, Falcone e Borsellino sono giovani e belli. Sì, perché, come canta Guccini, “gli eroi sono tutti giovani e belli”.