La prima esecuzione moderna di due Cantate inedite di Gaetano Donizetti ritrovate nel 2012 nella Biblioteca del Conservatorio di Palermo.
Si apre questa sera alle 20,30 con “per la partenza del march. Ugo delle Favare” e “per il natalizio di re Francesco ” la Stagione del 400° anniversario del Conservatorio, celebrata al Teatro Massimo.
Il programma prevede inoltre la Sinfonia della Norma di Bellini e il Concerto per archi in memoria di Bob Kennedy di Eliodoro Sollima, compositore siciliano già direttore del Conservatorio. Come tutti del Conservatorio sono i complessi artistici: l’Orchestra sinfonica Bellini, l’Orchestra di fiati (direttore Nicola Genualdi) e il Coro (Maestro del coro Fabio Ciulla). Sul podio Loris Capister, che a Palermo insegna Composizione. I solisti sono tre ex allievi, oggi interpreti affermati: il mezzosoprano Chiara Amarù, apprezzata Angelina nella Cenerentola del Massimo dello scorso anno, Giulio Pelligra, tenore che ha sostenuto ruoli importanti nel repertorio all’italiana, e il basso Ugo Guagliardo, richiesto interprete del repertorio belcantistico.
Le due Cantate per voci e orchestra rappresentano la più corposa testimonianza della produzione di Donizetti durante il soggiorno palermitano come direttore artistico del Teatro Carolino. Le partiture sono state oggetto di studio e di attenzione da parte del musicologo statunitense Philip Gossett, celebre studioso dell’opera italiana, e del responsabile della Biblioteca Dario Lo Cicero. Se oggi sono giunte fino a noi, il merito è proprio del luogotenente Ugo delle Favare, che dispose che tutti gli spartiti di musica del Carolino afferissero al Conservatorio. Gli autori – o l’autore – dei testi sono ancora sconosciuti, ma il loro carattere encomiastico si avvale di alcune intuizioni originali. Fra queste, la presenza di tre emblematici personaggi della seconda cantata: il Genio greco, il Genio romano e il Genio normanno, chiaro riferimento al mitico legame di Palermo con il suo genius loci.
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