Sulle strade siciliane è un bagno di sangue. L’ultima tragedia ieri sera in via Croce Rossa a Palermo. Ma nel 2018 erano stati 210 i morti in incidenti stradali, in leggero aumento rispetto al 2017, quando furono 208, ma in crescita esponenziale rispetto al 2016, quando ci si fermò a 192.

Sono dati drammatici, quelli diffusi dall’Aci, relativi a tutto il Paese, sulla localizzazione degli incidenti stradali. Una strage continua, alla quale non si riesce a porre alcun rimedio. Dal 2014 a oggi, il numero di incidenti è calato, da 11.366 a 11.018, quelli mortali sono rimasti sostanzialmente uguali, da 192 a 195, così come i morti che cinque anni fa furono 209. Dopo il balzo a 211 nel 2015, c’era stato un calo coi 179 nell’anno successivo, ma già nel 2017 si era tornati a 197. L’annus horribilis per il numero dei morti era stato il 2015, con 225 vittime; dopo il calo del 2016, con 179 morti, si è tornati a salire.

 

E’ Catania la provincia che ha fatto segnare il bilancio più tragico, con 49 morti, nove in meno rispetto all’anno scorso, quando furono 58; poi c’è Palermo, con le sue 38 vittime (nel 2017 erano state 47), mentre Messina ha fatto segnare 35 decessi, ben 19 più dell’anno precedente. La provincia dove ci sono stati più incidenti è stata quella di Palermo, con 2.883, di cui 36 mortali, a Catania 2.810 dei quali 46 con almeno una vittima, e Messina con 1.504 incidenti, 31 dei quali mortali.

Le strade più pericolose, nel senso che vi si registrano il maggior numero di incidenti, sono quelle urbane, con 7.883, dei quali 76 mortali, ma ben 55 morti ci sono stati nelle principali strade extraurbane. Qui, il triste primato è della SS113 Settemtrionale sicula, con 11 morti, seguita dalla SS114 Orientale Sicula con 6 e la SS115 Sud Occidentale Sicula con 4.

Poco più d 6 incidenti su 10, il 63%, 14.078, hanno coinvolto autovetture, molto meno i motocicli, col 16%, i veicoli commerciali e i ciclomotori col 5%. Erano uomini 170 delle vittime (su 210), 56 dei quali con 65 anni o più, 49 erano uomini tra i 30 e i 54 anni, 37 tra i 18 e i 29 anni. Tra le donne, il numero maggiore di vittime, 19, aveva 65 anni e più.

Un quinto delle vittime erano pedoni, 43, 31 dei quali anziani con 65 anni o più, ma c’è anche un bambino tra 1 e 13 anni, mentre 129 erano conducenti dei mezzi coinvolti negli incidenti.

In tutta Italia, gli incidenti sono stati, nel 2018 172.553, 2.500 meno dell’anno precedente, con 3.334 morti, 40 in meno dell’anno precedente.

 

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