Dopo le libreria per ‘scelta’, arriva per ‘legge’ il divieto di vendere il libro sul capo di Cosa nostra Totò Riina scritto dal figlio Salvatore Giuseppe. E c’è pure una motivazione seria alla base del provvedimento. Dice: ‘la conoscenza della mafia è fondamentale per combatterla ma non deve essere certo ispirata dal racconto di parte del figlio di un boss”.

Arriva da Benevento e dunque lontano dalla Sicilia, edè stata scritta oggi, l’ordinanza che vieta la vendita su tutto il territorio cittadino del libro scritto da Salvo Riina “Riina family”, edito dalla casa Anordest. A scriverla è stato il sindaco di Benevento, Fausto Pepe.

Il sindaco, nell’atto deliberativo, sottolinea anche come questo libro abbia goduto dell’eco mediatica legata all’intervista dell’autore in una nota trasmissione Rai, eco mediatica che “ha imposto a tutte le istituzioni, nonché all’intera opinione pubblica, una riflessione ampia e profonda su una vicenda che non può essere ignorata”. “Quanto in questi anni posto in essere sul nostro territorio da questa istituzione – continua l’ordinanza – al fine di onorare il sacrificio di quanti hanno perso la vita nella lotta alla mafia” fa si’ che del libro sia vietata la vendita.
L’atto è stato notificato alla polizia municipale e al settore Attività produttive del Comune perchè lo divulghi alle attività commerciali.

“L’ordinanza ha un valore morale – spiega Pepe, primo cittadino eletto nelle liste del Pd – è un atto di rispetto verso chi ha perso la vita per combattere le mafie. So bene che è un atto assolutamente illegittimo sul piano amministrativo, privo di qualsiasi fondamento giuridico, e infatti non prevede alcuna sanzione. Ma la mia è una chiara provocazione all’eco che ha suscitato il libro. La conoscenza della mafia non puo’ passare per le parole di chi ne è stato protagonista”.

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